Morì operaio, due verso il giudizio
Vittima fu un senegalese: rimase schiacciato da pesantissimi sacchi
IL PM ROBERTO Ceroni ha concluso l’indagine preliminare in relazione alla sciagura sul lavoro del primo dicembre scorso in un capannone della IFA srl, società del gruppo Nadep. Vi morì un operaio
senegalese di 51 anni, Diop Ghougnau: abitava a San Pietro in Vincoli in via Sanzio. In questi giorni è stato notificato l’avviso di conclusione indagini a due persone, ovvero ad Alberto Fabbri, amministratore della IFA srl, e Jessica Frantini della A.P. Adriatica Servizi.
L’ipotesi di reato è ovviamente di omicidio colposo. La A.P. Adriatica Servizi è la cooperativa di cui era dipendente Ghougnau. Alla cooperativa, la IFA aveva concesso in appalto il servizio di movimentazione merci da e per la banchina e l’insacchettamento delle rinfuse. La sciagura avvenne verso le 14 all’interno del capannone due della IFA, in via Baiona. L’operaio rimase
schiacciato da alcuni sacchi di feldspato, del peso di 1.200 chili l’uno, che assieme a due colleghi stava movimentando.
Uno dei colleghi era alla guida del carrello elevatore e lui aveva il compito di infilare le asole dei sacchi nelle forche. I sacchi erano posti uno sull’altro fino a formare una pila di quattro piani. Improvvisamernte dalla sommità alcuni sacchi, delle dimensioni di un metro cubo, precipitarono e
investirono Ghougnau uccidendolo all’istante.
L’INDAGINE (svolta dal personale della Medicina del lavoro) ha accertato carenze nei piani di valutazione dei rischi di entrambe le società. In particolare la condotta attribuita a entrambi gli amministratori è quello di non aver compiuto la valutazione del rischio di investimento dei lavoratori durante le operazioni di movimentazione e deposito di quel particolare tipo di merce nei magazzini e, pur a fronte di un rischio generico di investimento dei lavoratori da parte del materiale im movimentazione, non furono individuati misure e dispositivi finalizzati alla salvagurdia dei lavoratori. All’amministratore IFA è inoltre contestata la mancata informazione, alla A.P. Adriatica Servizi, dei rischi di caduta delle merci accatastate e, ad entrambi i responsabili, di non essersi coordinati per adottare le adeguate misure protettive nel corso del ‘trasporto e stivaggio dei big-bags’. Ora i due indagati (Fabbri è difeso di fiducia dall’avvocato Carlo Benini,Frantini d’ufficio dall’avvocato Pierluigi Barone) potranno chiedere di essere sentiti e sollecitare anche altre indagini, dopodiche il pubblico ministero eserciterà l’azione penale con la richiesta di rinvio a giudizio.
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