Repressione per impedire le lotte
L'offensiva del governo e del padronato continua senza sosta. Dai
divieti di manifestazione alle "indagini per apologia di terrorismo",
dalle minacce di scioglimento delle aggregazioni all'arresto e
all'espulsione di attivisti come Mariam Abu-Daqqa, alla brutale
repressione di chi sostiene la lotta del popolo palestinese.
L'obiettivo è chiaro: approfittare della situazione per portare avanti
attacchi autoritari contro il movimento sociale e il movimento dei
lavoratori, in una continuazione dell'irrigidimento, mentre la miseria
sociale continua ad aggravarsi nel Paese. Le offensive come la legge
xenofoba sull'immigrazione recentemente approvata al Senato in una
versione indurita dalla destra e dall'estrema destra. In questa
situazione, è necessaria una risposta ad ampio raggio contro l'attacco
di Israele in Palestina, ma anche contro gli attacchi del governo e dei
padroni. Questa settimana:
- a Bordeaux, il pubblico ministero ha chiesto una pena detentiva di 18
mesi con la condizionale e una
- A Tolosa, quattro sindacati sono stati condannati a pagare insieme 15.000 euro (di cui 10.000 di multa e 5.000 di spese legali) per aver "bloccato due depositi di autobus e tram il 30 e 31 maggio 2023". I tribunali si sono pronunciati a favore della direzione, sottolineando che erano dalla parte dei padroni.
Questa decisione segue uno sciopero storico, con l'80% della forza lavoro in sciopero e la metropolitana ferma per la prima volta dalla sua creazione, in difesa della clausola di salvaguardia, una misura che permetteva una forma di indicizzazione dei salari all'inflazione.
- Il segretario generale del sindacato CGT dell'aeroporto di Roissy Charles de Gaulle ha ricevuto una convocazione da Transdev per un colloquio preliminare che potrebbe portare al licenziamento. Si tratta di un tentativo di intimidazione in un momento in cui l'azienda è in sciopero da diversi mesi.
da Communisti tradotto da Resistenze
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