Le responsabilità del sabotaggio del gasdotto Nord Stream2 si rimpallano tra i paesi imperialisti Stati Uniti e Russia, ma chiunque sia stato a far saltare il gasdotto che portava il gas dalla Russia all’Europa e in particolare alla Germania, ha di fatto attizzato deliberatamente ancora di più il fuoco della guerra interimperialista in corso in Ucraina.
Tutto però fa pensare che siano stati gli Stati Uniti di
Biden a sabotare il gasdotto, con una vera e propria azione di guerra, perché
sono gli Stati Uniti ad avere l’interesse principale a interrompere ogni flusso
economico (non solo del gas) tra Russia e i paesi imperialisti europei a cominciare
dalla Germania. E infatti nel recente passato, poco prima che la Russia invadesse
l’Ucraina, Biden aveva minacciato di mettere fine al gasdotto in un modo o nell’altro.
Questo perché la crisi economica generale, costringe i paesi
imperialisti innanzi tutto a giocarsi il tutto per tutto.
All’interno di questo contesto già di guerra, infatti, c’è l’ulteriore
inquinamento del mare e dell’aria: si stima che l’impatto sul clima potrebbe
essere di 30 milioni di tonnellate di anidride carbonica equivalente in 20 anni
che corrisponde alle emissioni annue di 20 milioni di veicoli. Naturalmente gli
“esperti” si affrettano a ridimensionare il pericolo della nuvola di gas che
dalla Danimarca, dalla Svezia e dalla Norvegia si avvicina all’Italia, mentre è
chiaro che si aggiungono altri morti a quelli della guerra, confermando che
ogni frase, così come ogni protocollo, ogni accordo scritto, sulla salvaguardia
del clima è colossale menzogna!
È necessario sempre più dire no alla guerra imperialista, no
all'Italia in guerra con più spese militari, basi, soldati...
riportiamo sotto il link dell'editoriale su
L'attuale fase della guerra in Ucraina e i compiti dei comunisti
https://proletaricomunisti.blogspot.com/2022/09/pc-26-settembre-editoriale-lattuale.html
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