Dalla Stellantis alla Ford, Bmw, Ford, Volkswagen, Tesla… lo
scontro a livello internazionale tra le case automobilistiche peggiora ogni
giorno di più per diversi motivi, tra cui i “giochi” in Borsa dei grandi fondi
di investimento mondiali che sono alla ricerca di profitti, per cui il settore
è diventato sensibilissimo a qualsiasi movimento finanziario: è bastato il
debutto in Borsa di Porsche per spostare miliardi di investimenti.
Ma la “tempesta perfetta – dice il Sole24 ore di oggi – … è stata scatenata da un insieme di ragioni. A partire dall’inflazione che, nell’area Euro, viaggia spedita verso il 10%. La Germania, patria di Porsche e Volkswagen (ma anche di Mercedes), potrebbe andare in recessione nel 2023. I problemi energetici pesano tantissimo sull’economia tedesca, e su quella europea nel suo complesso. Presto la Bce potrebbe approvare un nuovo aumento di 75 punti base ai tassi di interesse, seguendo un po’ i passi della Fed. Tutte situazioni che spingono i mercati verso le vendite … il settore auto deve fare i conti anche con le difficoltà legate all’approvvigionamento delle materie prime, [e tra queste i semiconduttori-chip per i quali è in corso un’altra “guerra” a livello mondiale, ndr] che da oltre un anno generano ritardi enormi nei tempi di produzione…” e di consegna.
Questi problemi e queste perdite indeboliscono ulteriormente
il settore e impediscono o rallentano gli investimenti e ogni programma di “transizione”!
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