Hai ucciso una Masha, migliaia di Masha sono cresciuti in Iran.
Dal Kurdistan a tutto il mondo siamo tutti Masha
combatti per combattere
Qualunque sia l’ascia che mi hai lanciato
non era una ferita era un germoglio
Ucciderò, ucciderò colui che ha ucciso mia sorella
Pane, non velo
Questa la traduzione degli slogans gridati in lingua, ma resi espliciti dalla determinazione e dalla rabbia che la piccola comunità iraniana, in prevalenza giovani, ha manifestato nel presidio a Bergamo. Ben accolte alcune decine di solidali, ignorato il cartello 'non violenza' offerto da una manifestante.
Domenica 25 settembre nuova iniziativa a Milano.
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