Hanno votato, secondo dati certificati da loro stessi, a favore dell’intesa il 63,61%, se rapportati ai 588.602 presenti nel momento delle votazioni, ma se rapportati ai 704.394 che dicono di aver coinvolto con le 6.538 assemblee la percentuale si riduce a meno del 50%.
Ai dirigenti di Fiom, Fim e Uilm piace
convincersi e convincere gli operai che il contratto da loro firmato a
febbraio abbia ottenuto più del 95% dei consensi. 351.365 SI e 22.000
NO. La loro linea ha stravinto. Nessuna critica, solo applausi. Ma
lasciamo che lo credano, a furia di presentare la realtà in modo
mistificato arriveranno al punto che il rapporto con gli iscritti si
scioglierà di colpo, la bolla del consenso costruito con dati
raccogliticci si sgonfierà e non ci sarà più possibilità di recupero,
gli operai chiederanno il conto dei salari bloccati, degli orari fuori
controllo, della mano libera che i padroni con la loro linea sindacale
si sono guadagnati.
Che i capi di Fiom, Fim e Uilm raccontino tutte
le balle che vogliono ma la realtà verrà a galla e nelle assemblee,
quando la gabbia del covid si allenterà, sarà difficile in presenza
continuare ad imbonire i
Sono innumerevoli le fabbriche dove la votazione si è svolta al volo, senza controllo o addirittura non si sono svolte ed hanno dato i voti a “forfait”, naturalmente a larghissima maggioranza di SI. Omaggiati capi dei sindacati metalmeccanici, avete stravinto! Tutto va a meraviglia, continuate pure ad essere sicuri che più del 95% sia soddisfatto degli aumenti, che la vostra azione sindacale ha prodotto per i prossimi quattro anni. Non meravigliatevi poi se alla prova dei fatti si scoprirà che avete sottoscritto il contratto più misero degli ultimi decenni e gli operai in massa ve ne chiederanno il conto. Il malcontento verso di voi serpeggia nelle fabbriche e l’invenzione del 95% non riuscirà a nasconderlo.
Pubblichiamo di seguito due documenti significativi, uno del Comitato Operaio Piaggio che riferisce come avete fatto votare gli operai, l’altro un comunicato della RSU dei Cantieri di Riva Trigoso dove addirittura si evita il voto dichiarando che tanto gli operai sono soddisfatti del contratto.
La certificazione che si fonda su questi dati serve, di fatto, ai bari delle commissioni centrali, ma non certifica nessun consenso operaio ad un sindacalismo collaborazionista.
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