giovedì 4 giugno 2015

pc 4 giugno - Messico - il crimine assoluto verso i 43 studenti ha acceso un movimento rivoluzionario che non si arresta e investe la farsa elettorale del regime narco-terrorista-imperialista - un libro in italia sui 43

In Guerrero e Oaxaca date alle fiamme decine di migliaia di schede elettorali

  • Da quando è stato proclamato lo sciopero indefinito dal Coordinamento
Nazionale dei settori dell'educazione messicana a seguito della sparizione
senza risposta né giustizia dei 43 studenti normalistas di Ayotzinapa,
 la normalità all'interno degli istituti scolastici, in particolare negli stati del
Guerrero e di Oaxaca, è indubbiamente saltata. 
.Così, nella giornata di ieri migliaia di box elettorali, con relative schede, 
sono state dati alle fiamme in una mega-operazione collettiva
 di sabotaggio della tornata elettorale che si è svolta in diversi stati, 
a partire dall' Oaxaca; sabotaggio che si è poi esteso anche in altri distretti, 
con oltre 87 mila schede bruciate solo a Guerrero e numerosi uffici elettorali 
dati alle fiamme.
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Sempre nel Guerrero, a Tlapa, le azioni di sabotaggio sono state particolarmente decise, con decine di furgoni contenenti schede elettorali dati alle fiamme e un blocco pressoché totale delle sedi e delle attività procedurali che dovevano aver luogo.
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Ni vivos ni muertos: la sparizione forzata in Messico come strategia del terrore

Oltre 30.000 sono le persone scomparse in Messico dal 2006 a oggi.
 Desaparecidos dei quali non si sa più niente, a volte ritrovati morti e
 orribilmente mutilati, a volte mai denunciati come scomparsi e sistematicamente
 mai cercati dalle autorità pubbliche. Che succede in Messico,
un paese democratico che attraversa una fase di incredibile ascesa della violenza?

Ni vivos ni muertos è un’inchiesta su questo fenomeno e giunge a
formulare una tesi chiara: la sparizione forzata è un crimine,
 nel quale sono implicate le istituzioni messicane, che ha
l’obiettivo di generare terrore e annichilire i movimenti di dissidenza
 e opposizione sociale.
Dopo i fatti avvenuti il 26 settembre 2014, quando 43 studenti appena
 adolescenti sono stati vittima di sparizione e ritrovati trucidati con la
chiara complicità del governo federale, la tesi di Federico Mastrogiovanni
 acquisisce più rilevanza. La sparizione forzata non è un fatto casuale,
ma costituisce una vera strategia del terrore diffusa su tutto il territorio,
della quale sono a vario titolo responsabili istituzioni corrotte, crimine
organizzato e aziende multinazionali.
Obiettivo di questa strategia è controllare zone del Messico
 ricche di risorse naturali, energetiche e minerarie. Attraverso
 interviste con membri di associazioni di familiari di desaparecidos,
avvocati, giornalisti e analisti, l’autore analizza questo fenomeno che
dal 2006 a oggi è divenuto una delle pagine più scure della storia messicana.
 La struttura narrativa è una rete di storie articolate che formano un panorama
alt complesso, spaventoso, parte dello
scenario di estrema violenza che vive
 il paese.

(da DeriveApprodi)

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