Taranto - capitale del non voto - circa il 60% non ha votato - un trend nazionale ma anche il frutto di una intensa campagna di boicottaggio del voto che ha visto precari e disoccupati organizzati attivi ovunque
"...il vero dato, fortemente negativo (è perchè caro giornalista) è quello dell'affluenza alle urne: anzi dell'astensione. Il dato provinciale dei votanti è del 46,6% (-19% rispetto alle politiche 2013). Ancora più drammatico il risultato del capoluogo.
A TARANTO ha votato solo il 42,2%, in calo di 15 punti rispetto alle politiche 2013. NON HA VOTATO il 58% dei cittadini - a cui vanno aggiunti le tante schede bianche e nulle. In termini assoluti oltre 100.000 persone non hanno votato!
Ma allora perchè non riempite le pagine signori della stampa delle interviste ai tanti operai, disoccupati, precari, donne, giovani che non hanno votato, invece di riempire pagine e pagine di signori nessuno che nulla hanno fatto per il popolo e continueranno a non fare nulla?
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Riportiamo alcuni materiali diffusi e iniziative per il boicottaggio elettorale
Perchè mai gli operai dovrebbero votare?
Non
c'è nessun partito che rappresenti gli operai.
Per l'Ilva nessun partito chiede che, invece che l'ennesimo decreto pro Ilva, si faccia un decreto per gli operai
La
protesta non è mandare qualcuno in un parlamento europeo inutile, al
servizio dei padroni europei, in cui ogni parlamentare guadagna in un
mese 4 volte un lavoratore.
La
protesta non è senza classi e senza colore, ma è rossa e
proletaria.
Protestiamo
con il “boicottaggio elettorale”!
Costruiamo
il partito degli operai, comunista rivoluzionario, per lottare
realmente contro gli Stati e i governi del capitale.
Le
elezioni europee giungono in una fase in cui i governi e gli Stati
imperialisti europei – tutti - scaricano la crisi sugli operai e le
masse popolari.
Per
farlo sempre di più costruiscono dei veri e propri regimi con Stati
di polizia per imporre con la forza piani e decisioni e attaccare e
impedire lotte, proteste, rivolte proletarie, giovanili e popolari.
Non
centra che il governo sia di centrodestra o di centrosinistra, la
forma Stato che realizzano assume sempre più i caratteri di una
moderna dittatura.
In
questa tendenza generale si rafforzano le tendenze apertamente
neofasciste e naziste che cavalcano i sentimenti e il disagio
popolare antieuropeo e antieuro, per costruire una propria forza
elettorale, politico e “militare”. A questo va aggiunto che la
politica imperialista europea dentro l'azione globale
dell'imperialismo produce miseria, sfruttamento, fame e guerre nelle
masse dei paesi oppressi, che alimentano le ondate di immigrati che
arrivano in Europa. I governi e gli Stati imperialisti da un lato
accolgono ampi settori di queste masse per trasformarle in moderni
schiavi, dall'altro approvano leggi razziste e antimmigrati che ne
provocano miseria e morte nei mari.
Le
forze apertamente fasciste e naziste scatenano razzismo e violenza
che intercettano gli umori più beceri anche in settori popolari.
Le
elezioni europee in questo contesto sono la pura esplosione del
peggio di Stati, governi e forze parlamentari e forze apertamente
reazionarie. Il parlamento europeo non conta nulla, è un covo di
politicanti corrotti e arricchiti, per dare un simulacro di
democrazia alla dittatura delle borghesie.
Alcuni operai pensano di esprimere la loro protesta votando Grillo o la lista Tsipras - ma perchè è sbagliato e inutile
Grillo
e il M5S
- usano
lo scontento e la rabbia delle masse ma per una politica pupulista
fascista. Grillo dice che lui è "oltre Hitler" e unisce in
un calderone destra e sinistra; Grillo
fa appello alla polizia, ai carabinieri, quegli stessi i
vigliacchi in divisa che manganellano e caricano chi lotta per il
lavoro, la casa e il reddito, i diritti. Usa una propaganda
qualunquista contro l'euro, nascondendo che non è l'euro ma il
capitalismo
che utilizza gli strumenti monetari necessari ai suoi profitti.
Grillo viene accolto a braccia aperte dai fascisti forconi, perchè
gli interessi che rappresenta realmente sono quelli
della
piccola e media impresa, dei “trombati” dalla crisi...
ma
viene giustamente cacciato dagli operai se si presenta alle
fabbriche.
La
lista Tsipras
- non va dentro il parlamento per attaccarlo e contribuire alla lotta
per rovesciare queste Istituzioni, ma lo fa per entrare anch'essa nel
Tavolo truccato di una democrazia che traveste la dittatura, e,
nonostante quello che afferma, contribuisce ad ingannare i lavoratori
e le masse. Inoltre afferma che “su molti temi sono d'accordo con
Grillo”, e allora, perchè votarla?
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