Riceviamo e rigiriamo dai compagni di Firenze un comunicato per noi condivisibile. Contro la repressione è necessario che le forze rivoluzionarie facciano un fronte comune!
SULLA REPRESSIONE NON SI TACE!
Come compagni e compagne del CPA fi-sud vogliamo esprimere la nostra solidarietà ai compagni livornesi ed in particolare ai 24 imputati per i fatti del 2 dicembre scorso. Quel giorno vi fu una legittima risposta da
parte della città di Livorno che scese in piazza contro la violenza poliziesca dei giorni precedenti. Il 4 luglio si aprirà il processo. Il gip ha infatti accolto le richieste dell'accusa secondo cui "le prove sarebbero così evidenti" da rendere inutile addirittura l'udienza preliminare. Lo stato serra le fila e utilizza ancora una volta tutti gli strumenti in suo possesso affinché la punizione sia il più veloce e pesante possibile. Pensiamo a Genova, al movimento No TAV, alle condanne per le manifestazione del 14 dicembre e del 15 ottobre a Roma, ai processi che vedono imputati centinaia di compagni in tutta Italia e non possiamo fare a meno di notare quanto sia sempre più evidente la repressione da parte dello stato nei confronti di chi lotta, di chi non è compatibile e complice con questo sistema. Ma la giustizia, quella vera, per quanto ci riguarda non andremo certo a cercarla nelle aule di tribunale o nei palazzi del potere bensì nelle strade e nelle piazze dei nostri quartieri e delle nostre città. Così come di fronte allo sfruttamento, al fascismo e alla guerra, anche di fronte alla repressione non ci troveranno mai in silenzio.
SOLIDARIETÀ AI COMPAGNI LIVORNESI SOLIDARIETÀ AI 24 IMPUTATI
Centro Popolare Autogestito fi-sud
Come compagni e compagne del CPA fi-sud vogliamo esprimere la nostra solidarietà ai compagni livornesi ed in particolare ai 24 imputati per i fatti del 2 dicembre scorso. Quel giorno vi fu una legittima risposta da
parte della città di Livorno che scese in piazza contro la violenza poliziesca dei giorni precedenti. Il 4 luglio si aprirà il processo. Il gip ha infatti accolto le richieste dell'accusa secondo cui "le prove sarebbero così evidenti" da rendere inutile addirittura l'udienza preliminare. Lo stato serra le fila e utilizza ancora una volta tutti gli strumenti in suo possesso affinché la punizione sia il più veloce e pesante possibile. Pensiamo a Genova, al movimento No TAV, alle condanne per le manifestazione del 14 dicembre e del 15 ottobre a Roma, ai processi che vedono imputati centinaia di compagni in tutta Italia e non possiamo fare a meno di notare quanto sia sempre più evidente la repressione da parte dello stato nei confronti di chi lotta, di chi non è compatibile e complice con questo sistema. Ma la giustizia, quella vera, per quanto ci riguarda non andremo certo a cercarla nelle aule di tribunale o nei palazzi del potere bensì nelle strade e nelle piazze dei nostri quartieri e delle nostre città. Così come di fronte allo sfruttamento, al fascismo e alla guerra, anche di fronte alla repressione non ci troveranno mai in silenzio.
SOLIDARIETÀ AI COMPAGNI LIVORNESI SOLIDARIETÀ AI 24 IMPUTATI
Centro Popolare Autogestito fi-sud
Nessun commento:
Posta un commento