#23F, in migliaia nelle piazze spagnole. Scontri e arresti a Madrid
Ieri, circa 100mila persone hanno riempito le strade di diverse città spagnole, per un #23F di protesta contro i tagli, le misure di austerità attuate dal Governo spagnolo e per chiedere le dimissioni dello stesso.
A
Madrid, dove si è svolta la manifestazione più imponente e partecipata
in quanto a numeri, almeno 45 persone (di cui 9 minorenni) sono state
arrestate al termine della manifestazione. In seguito all'aggressione e
all'atteggiamento della polizia, si sono succeduti scontri in diversi
punti della città, in particolar modo nei dintorni della stazione
ferroviaria di Madrid, Atocha.
Se
da una parte le immagini che ci giungono dalla giornata di ieri
ritraggono una piazza gremita, dall'altra le immagini della violenza
poliziesca ne mostrano tutta la vigliaccheria nell'effettuare arresti e
aggressioni negli angoli di Madrid e al termine della manifestazione. Ne
è un esempio quanto avvenuto ad Atocha, dove le forze dell'ordine hanno
fatto irruzione in un bar all'interno del quale si erano rifugiati
alcuni manifestanti, come testimoniato in questo video.
Nonostante
l'atteggiamento aggressivo e provocatorio della polizia, la giornata di
ieri ha ribadito ancora una volta nei numeri e nella determinazione
quanto continui ad essere forte la rabbia nei confronti di quella
rappresentanza che ancora pretende di ingannare e ammaliare i più.
L'ennesima
giornata di lotta annunciata nei giorni scorsi, è iniziata nel
pomeriggio di ieri, momento in cui da diversi quartieri di Madrid sono
partiti quattro cortei, confluiti successivamente a piazza Nettuno -nei
pressi del Parlamento- dove migliaia e migliaia di persone esprimevano a
gran voce il loro dissenso e la loro rabbia nei confronti delle misure
di austerità. A dimostrazione di come le misure attuate dal governo
Rajoy siano misure che riguardano tutti i settori della società
spagnola, ad essere in piazza ieri non erano solo giovani e giovanissimi
ma anche quella composizione cittadina che nelle settimane scorse è
scesa in strada determinata per dire no alle misure del governo;
presenti in piazza quindi, i movimenti noti come “marea bianca” - a
difesa della sanità- e “marea verde” - a favore di un'educazione
pubblica.
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