E' pervenuto un importante documento dall'India del Nari Mukti Sangh,
organizzazione femminista maoista, che impegnata da anni per i diritti delle
donne oppresse, sta attualmente conducendo una campagna contro l'abuso e le
violazioni a cui sono soggette le ragazze soprattutto tribali, ma anche in
città come stanno tragicamente dimostrando i recenti stupri. L'NMS ha detto
che è "impegnata a garantire la sicurezza delle donne durante la
celebrazione della Giornata internazionale della donna dell'8
marzo".
SOTTO RIPRENDIAMO UNA BREVE PARTE DI QUESTO LUNGO DOCUMENTO, IN
CUI LE COMPAGNE DEL NMS PARLANO DELLA MOBILITAZIONE PER L'8 MARZO.
IL
DOCUMENTO COMPLETO VERRA' PUBBLICATO L'8 MARZO
Ma soprattutto l'8 marzo, in Italia, in unità con le
donne di altre città del mondo, le compagne del MFPR faranno iniziative di propaganda al
fianco delle donne indiane, con la parola d'ordine: "costruiamo un ponte delle donne - Dall'India
all'Italia, al mondo intero.scateniamo la ribellione delle donne come forza
poderosa della rivoluzione!"
Per informazioni: mfpr.naz@gmail.com
DAL DOCUMENTO:
"...L'organizzazione
femminista maoista Nari Mukti Sangh [Associazione per la liberazione della
donna] maoista (NMS) è nota popolarmente nelle zone in cui agisce come la
frazione femminile del Partito Comunista dell'India (Maoista). Sono un
simbolo di ribellione e di rabbia contro le ingiustizie subite dalle donne
in India...
....Celebrare l' 8 marzo come giornata di lotta delle donne
lavoratrici:
... l'NMS celebra con determinazione l' 8 marzo nelle grandi
città ogni anno e propaganda la sua ideologia tra gli abitanti. Dal 1990,
l'8 marzo si celebra nelle città di Bihar e Jharkhand mobilitando migliaia
di donne della campagna. Una campagna lunga un mese è condotta da squadre di
volontari dell'NMS e Jharkhand Abhhiyan (il fronte culturale) nei villaggi e
in città. L'8 marzo viene condotto un raduno e una pubblica
assemblea.
Dal 1997, in vari modi le autorità hanno cercato di fermare l'NMS
nel celebrare l'8 marzo nelle città. Ma le donne dell'NMS hanno superato
tutti gli ostacoli dando un taglio militante alla lotta e hanno celebrato l'
8
marzo chiamandolo "Giorno di lotta delle donne lavoratrici"...
L'esperienza degli anni ha portato a non ottenere alcune volte il permesso
oppure ad averlo cancellato all'ultimo minuto, oppure ancora ad ottenere
l'assemblea ma non il corteo, o viene chiesto loro di fermarsi almeno
mezz'ora prima di cominciare il corteo. La polizia ferma le donne dell'NMS
dei villaggi per non fare raggiungere loro l'assemblea.
Le donne del
villaggio cercano di trovare vari modi per entrare in città, ma la polizia
riesce a limitare i numeri degli arrivi. Una volta raggiunto, le donne
conducono il programma come previsto. Per evitare la interruzioni
della
polizia, le donne si svegliano alle 3 del mattino e tutti gli atti sono
preparati in poche ore. Nel momento in cui la soffiata raggiunge la polizia,
è ormai troppo tardi per fermarle... Squadre di campagna e i loro
leader
sono stati arrestati, ma pressare affinché vengono rilasciati fa parte della
campagna di propaganda.
Nel 1997, quando sei conferenze distrettuali di NMS
sono state organizzate, la polizia ha cercato di arrestare tutti, ma l'NMS
aveva preso accordi alternativi per condurle in un luogo diverso. Così,
quando la polizia ha bloccato tutte le strade e ha cercato di interrompere
le Conferenze, l'NMS era appena andata via e ha condotto le Conferenze nei
luoghi alternativi esattamente come aveva previsto. E per le ire della
polizia, subito vennero appesi dei manifesti che dicevano che le conferenze
erano state svolte con successo!
C'è sempre l'alternativa di celebrare 8
marzo nei villaggi in un modo decentrato. Ma l'impatto di un raduno di massa
di donne lavoratrici che in città si può avere è del tutto diverso. Così
l'NMS è determinato a portare
avanti la lotta per celebrare l'8 marzo, per
quanto possibile, nelle città...".
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