Proprio così “lo scippo” intitola oggi il sole 24 ore in
prima pagina riferendosi ai 250 milioni che sono stati spostati dal fondo per
la produttività (1 miliardo e 600 milioni che forse, come promette Passera,
diventano 2 miliardi e 400 milioni) al fondo per gli aiuti agli alluvionati!
Di che pasta sono fatti i padroni, e i pennivendoli al loro
servizio, lo si capisce bene da questo tipo di notizie, e leggere gli articoli
di oggi che riportiamo è di insegnamento.
Di che pasta è fatto il personale “politico” di questo
governo lo dichiara a questo proposito il sottosegretario all'Economia,
Gianfranco Polillo: “… governo e Parlamento… si è visto costretto ad una scelta
dolorosa”. Eh sì, fa proprio male rinunciare a 250 milioni per darli agli
alluvionati!
Questo atteggiamento fa il paio con le risate di chi doveva
arricchirsi con il terremoto dell’Aquila, esprimono la stessa concezione della
“calamità”: il problema fondamentale dell’Italia è quello della produttività,
dicono Polillo, Sacconi e Passera; la bassa produttività cronica, dice il
Sole24Ore!
Ma per fortuna dei padroni, nel momento del bisogno trovano
chi li soccorre, e infatti tutti contenti adesso dicono che forse in giornata
firmeranno l’accordo sulla produttività la cui sostanza viene così riassunta:
- contratto di secondo livello con
- la titolarità su tutti gli istituti relativi all'organizzazione
del lavoro (orari, turni)
e qua si vede, per
tutti quelli che ancora fanno i ciechi, di che pasta sono fatti i sindacalisti
confederali.
***
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 15 nov - "Mi
auguro" che la decisione di spostare 250 milioni dai fondi per la
produttivita' all'alluvione "non sia interpretata dalle parti sociali come
un 'ritardate i lavori per accordo sulla produttivita''. Se cosi' fosse
interpretato, questo non corrisponde alla volonta', innanzitutto del Governo,
ma nemmeno del Parlamento che si e' visto costretto a una scelta
dolorosa". Lo ha affermato il sottosegretario all'Economia, Gianfranco
Polillo, ritornando nella replica sul Ddl di stabilita' in Aula alla Camera
alla decisione presa ieri notte dalla commissione Bilancio, contro il suo
parere. Polillo ha sottolineato nuovamente come il problema fondamentale
dell'Italia sia, ancor piu' dello spread sui titoli di Stato, quello sulla
produttivita'.
***
LO «SCIPPO»
16 novembre 2012
Una "correzione con destrezza" ha spostato 250
milioni destinati al fondo per la produttività al finanziamento delle misure
per gli alluvionati. C'è tutta la malizia di una campagna elettorale già in
piena corsa in questo switch demagogico. I fondi per terremoti, alluvioni e
disastri fanno parte di una posta straordinaria già prevista e sono decisi di
volta in volta per decreto. Sbandierare questo cambio in corsa – come fanno Pd e
Pdl – è inappropriato rispetto al veicolo normativo prescelto (non è la legge
di stabilità la sede giusta) e inopportuno nell'obiettivo di fondo. Togliere
fondi al salario di produttività, su cui le parti sociali devono raggiungere un
importante accordo sindacale per aumentare le buste paga, è autolesionista. E a
tutto serve tranne a ciò che è massimamente urgente: la crescita. Del resto la
bassa produttività cronica dell'Italia è, anch'essa, una forma di calamità. E
colpisce purtroppo tutto il Paese. (a.o.)
***
Si sblocca il tavolo della produttività: stilato un
documento condiviso
di Giorgio Pogliotti 16 novembre 201
Si sblocca il tavolo sulla produttività, con la probabile
adesione in giornata di tutte e 8 le sigle all'intesa sul testo definitivo. I
tecnici di imprese e sindacati hanno lavorato tutta la notte per la
formulazione di un documento condiviso, che oggi stesso verrà inviato ai
vertici delle rispettive associazioni datoriali e organizzazioni sindacali, che
esprimeranno il proprio assenso tramite la firma digitale.
Sembra così scongiurato il rischio dell'intesa separata
senza la Cgil, che oggi potrebbe esprimere una semplice adesione per presa
d'atto e sciogliere definitivamente il nodo al direttivo di martedì e mercoledì
prossimo, convocato per prendere la decisione finale.
Il baricentro della contrattazione si sposta sul contratto
di secondo livello che avrà la titolarità su tutti gli istituti relativi
all'organizzaione del lavoro (orari, turni), mentre il contratto nazionale avrà
il compito di assicurare le tutele di base per tutti i lavoratori. Una volta
chiusa la partita tra le parti sociali il testo sarà inviato al governo che ha
tempo fino al 15 gennaio per varare il decreto con i criteri per l'erogazione
delle risorse stanziate con la legge di stabilità per il salario di
produttività.
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