venerdì 16 novembre 2012

pc 16 novembre - LO SCIPPO!... dei padroni... sindacati e accordo sulla produttività


Proprio così “lo scippo” intitola oggi il sole 24 ore in prima pagina riferendosi ai 250 milioni che sono stati spostati dal fondo per la produttività (1 miliardo e 600 milioni che forse, come promette Passera, diventano 2 miliardi e 400 milioni) al fondo per gli aiuti agli alluvionati!

Di che pasta sono fatti i padroni, e i pennivendoli al loro servizio, lo si capisce bene da questo tipo di notizie, e leggere gli articoli di oggi che riportiamo è di insegnamento.

Di che pasta è fatto il personale “politico” di questo governo lo dichiara a questo proposito il sottosegretario all'Economia, Gianfranco Polillo: “… governo e Parlamento… si è visto costretto ad una scelta dolorosa”. Eh sì, fa proprio male rinunciare a 250 milioni per darli agli alluvionati!

Questo atteggiamento fa il paio con le risate di chi doveva arricchirsi con il terremoto dell’Aquila, esprimono la stessa concezione della “calamità”: il problema fondamentale dell’Italia è quello della produttività, dicono Polillo, Sacconi e Passera; la bassa produttività cronica, dice il Sole24Ore!

Ma per fortuna dei padroni, nel momento del bisogno trovano chi li soccorre, e infatti tutti contenti adesso dicono che forse in giornata firmeranno l’accordo sulla produttività la cui sostanza viene così riassunta:
- contratto di secondo livello con
- la titolarità su tutti gli istituti relativi all'organizzazione del lavoro (orari, turni)
 e qua si vede, per tutti quelli che ancora fanno i ciechi, di che pasta sono fatti i sindacalisti confederali.

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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 15 nov - "Mi auguro" che la decisione di spostare 250 milioni dai fondi per la produttivita' all'alluvione "non sia interpretata dalle parti sociali come un 'ritardate i lavori per accordo sulla produttivita''. Se cosi' fosse interpretato, questo non corrisponde alla volonta', innanzitutto del Governo, ma nemmeno del Parlamento che si e' visto costretto a una scelta dolorosa". Lo ha affermato il sottosegretario all'Economia, Gianfranco Polillo, ritornando nella replica sul Ddl di stabilita' in Aula alla Camera alla decisione presa ieri notte dalla commissione Bilancio, contro il suo parere. Polillo ha sottolineato nuovamente come il problema fondamentale dell'Italia sia, ancor piu' dello spread sui titoli di Stato, quello sulla produttivita'.

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LO «SCIPPO»
16 novembre 2012

Una "correzione con destrezza" ha spostato 250 milioni destinati al fondo per la produttività al finanziamento delle misure per gli alluvionati. C'è tutta la malizia di una campagna elettorale già in piena corsa in questo switch demagogico. I fondi per terremoti, alluvioni e disastri fanno parte di una posta straordinaria già prevista e sono decisi di volta in volta per decreto. Sbandierare questo cambio in corsa – come fanno Pd e Pdl – è inappropriato rispetto al veicolo normativo prescelto (non è la legge di stabilità la sede giusta) e inopportuno nell'obiettivo di fondo. Togliere fondi al salario di produttività, su cui le parti sociali devono raggiungere un importante accordo sindacale per aumentare le buste paga, è autolesionista. E a tutto serve tranne a ciò che è massimamente urgente: la crescita. Del resto la bassa produttività cronica dell'Italia è, anch'essa, una forma di calamità. E colpisce purtroppo tutto il Paese. (a.o.)

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Si sblocca il tavolo della produttività: stilato un documento condiviso
di Giorgio Pogliotti 16 novembre 201


Si sblocca il tavolo sulla produttività, con la probabile adesione in giornata di tutte e 8 le sigle all'intesa sul testo definitivo. I tecnici di imprese e sindacati hanno lavorato tutta la notte per la formulazione di un documento condiviso, che oggi stesso verrà inviato ai vertici delle rispettive associazioni datoriali e organizzazioni sindacali, che esprimeranno il proprio assenso tramite la firma digitale.

Sembra così scongiurato il rischio dell'intesa separata senza la Cgil, che oggi potrebbe esprimere una semplice adesione per presa d'atto e sciogliere definitivamente il nodo al direttivo di martedì e mercoledì prossimo, convocato per prendere la decisione finale.

Il baricentro della contrattazione si sposta sul contratto di secondo livello che avrà la titolarità su tutti gli istituti relativi all'organizzaione del lavoro (orari, turni), mentre il contratto nazionale avrà il compito di assicurare le tutele di base per tutti i lavoratori. Una volta chiusa la partita tra le parti sociali il testo sarà inviato al governo che ha tempo fino al 15 gennaio per varare il decreto con i criteri per l'erogazione delle risorse stanziate con la legge di stabilità per il salario di produttività.

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