Operai e lavoratori lo hanno disertato nelle fabbriche e sui posti di lavoro.
La Cgil, tramite il PD, è il principale sostegno al governo Monti.
Agli scioperi indetti dalla Cgil non si partecipa e chi lo fa anche nelle file del movimento comunista e rivoluzionario e del sindacalismo di classe e di massa, sbaglia e disorienta gli operai e lavoratori.
Denunciare, attaccare e colpire Cisl e Uil senza denunciare il vero 'partito della conciliazione' con padroni e governo- la CGIL di Camusso- è oggi controproducente allo sviluppo della lotta di classe, della necessaria autonomia operaia e popolare e della conseguente organizzazione di classe politica e sociale.
La giornata del 14 è stata importante a livello europeo in tanti paesi, in primis la Spagna, ma nel nostro paese lo spirito e la pratica dello sciopero contro i governi e gli Stati dei padroni è stato interpretato dal movimento degli studenti e della gioventù ribelle che lo hanno trasformato in una vera giornata di lotta e ribellione.
Lo stato borghese e il suo governo hanno reagito con selvagge cariche poliziesche, fermi, arresti che hanno colpito e colpiranno ancora i giovani e giovanissimi ribelli scesi in piazza, dimostrando ancora una volta la natura da Stato di polizia e moderno fascismo del governo dei tecnici.
Esprimiamo il massimo appoggio allo sciopero e alle manifestazioni studentesche.
Riteniamo che le forze comuniste e rivoluzionarie, il sindacalismo di base e di classe - di cui non fa parte il gruppo opportunista del cobas confederazione - debbano scendere in campo a fianco del movimento studentesco nelle città e in particolare nelle fabbriche e sui posti di lavoro, denunciando il governo, la sua politica, la sua repressione e il ruolo di sostegno al governo e di collaborazione di classe di cisl-uil-cgil.
Bisogna con tenacia e determinazione lavorare per uno sciopero generale dal basso autorganizzato contro il governo e lo Stato dei padroni, per rovesciarli.
proletari comunisti - PCm Italia
15-11-2012
In un comunicato tutto politichese e pieno di bizantinismi, la Cgil condanna la "violenza". Quella dei manifestanti, ovvio...
Teste spaccate e ragazzini massacrati di botte in tutta Italia, decine di fermati e identificati a Roma. I sindacati di base condannano la violenza gratuita dei celerini contro ragazzini alle prime manifestazioni, col volto scoperto e a mani nude, bastonati quando erano già stati sbattuti a terra da violentissime cariche.
Ma la Cgil no, non condanna le cariche, le manganellate, gli arresti arbitrari. Condanna "la violenza". Di chi non è dato sapere, non è specificato. Un comunicato scritto attentamente per non dire chiaramente qual è e chi ha esercitato la violenza. Qualche studente poco esperto di politichese e bizantinismi potrebbe pensare, leggendolo, che il maggiore sindacato del paese - che oggi ha proclamato un "eroico" sciopero di 4 ore - 4 ore! - se la stia prendendo con la Polizia e chi la gestisce politicamente. Ma a leggere bene, soprattutto nelle ultime righe, i più esperti capiranno che è con la "violenza" dei manifestanti che ce l'ha la Cgil.
Leggere per credere:
"La Cgil condanna, "con estrema fermezza e massima intransigenza", tutti gli episodi di violenza che si sono registrati oggi in alcune città italiane, ed esprime piena solidarietà a tutti coloro che hanno subito aggressioni ed attacchi. "Alimentare un clima sempre più avvelenato, di scontri e contrapposizioni, di fronte ai problemi reali che vivono i giovani e i lavoratori per la mancanza di lavoro e di prospettive per il futuro, arreca danno all'intero movimento sindacale, da sempre baluardo di democrazia e di difesa dei lavoratori. E' necessario che tutte le forze sindacali e democratiche condannino questi episodi di violenza per non prestare il fianco ad un clima di odio e intolleranza".
Il profondo disagio sociale che attraversa larga parte della popolazione "non può e non deve in nessun modo trovare sbocchi negli atti di violenza che si sono purtroppo registrati oggi. Questi atti inaccettabili hanno il solo obiettivo di tentare di oscurare le legittime rivendicazioni - prosegue la Cgil – che decine di migliaia di lavoratori hanno sostenuto oggi in piazza, partecipando allo sciopero e alle manifestazioni indette dalla Cgil, che si sono svolte tutte in modo pacifico e senza incidenti, nell'ambito della Giornata di mobilitazione proclamata dalla Confederazione Europea dei Sindacati, 'per il lavoro e la solidarietà' e per protestare contro le politiche di solo rigore che stanno alimentando pericolosi processi di recessione in tutta Europa".
Teste spaccate e ragazzini massacrati di botte in tutta Italia, decine di fermati e identificati a Roma. I sindacati di base condannano la violenza gratuita dei celerini contro ragazzini alle prime manifestazioni, col volto scoperto e a mani nude, bastonati quando erano già stati sbattuti a terra da violentissime cariche.
Ma la Cgil no, non condanna le cariche, le manganellate, gli arresti arbitrari. Condanna "la violenza". Di chi non è dato sapere, non è specificato. Un comunicato scritto attentamente per non dire chiaramente qual è e chi ha esercitato la violenza. Qualche studente poco esperto di politichese e bizantinismi potrebbe pensare, leggendolo, che il maggiore sindacato del paese - che oggi ha proclamato un "eroico" sciopero di 4 ore - 4 ore! - se la stia prendendo con la Polizia e chi la gestisce politicamente. Ma a leggere bene, soprattutto nelle ultime righe, i più esperti capiranno che è con la "violenza" dei manifestanti che ce l'ha la Cgil.
Leggere per credere:
"La Cgil condanna, "con estrema fermezza e massima intransigenza", tutti gli episodi di violenza che si sono registrati oggi in alcune città italiane, ed esprime piena solidarietà a tutti coloro che hanno subito aggressioni ed attacchi. "Alimentare un clima sempre più avvelenato, di scontri e contrapposizioni, di fronte ai problemi reali che vivono i giovani e i lavoratori per la mancanza di lavoro e di prospettive per il futuro, arreca danno all'intero movimento sindacale, da sempre baluardo di democrazia e di difesa dei lavoratori. E' necessario che tutte le forze sindacali e democratiche condannino questi episodi di violenza per non prestare il fianco ad un clima di odio e intolleranza".
Il profondo disagio sociale che attraversa larga parte della popolazione "non può e non deve in nessun modo trovare sbocchi negli atti di violenza che si sono purtroppo registrati oggi. Questi atti inaccettabili hanno il solo obiettivo di tentare di oscurare le legittime rivendicazioni - prosegue la Cgil – che decine di migliaia di lavoratori hanno sostenuto oggi in piazza, partecipando allo sciopero e alle manifestazioni indette dalla Cgil, che si sono svolte tutte in modo pacifico e senza incidenti, nell'ambito della Giornata di mobilitazione proclamata dalla Confederazione Europea dei Sindacati, 'per il lavoro e la solidarietà' e per protestare contro le politiche di solo rigore che stanno alimentando pericolosi processi di recessione in tutta Europa".
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