Manifestazione davanti alla presidenza della Regione
Giovedi’ 25 Ottobre 2012 – ore 16.00
Contro il governo nazionale dei padroni e delle banche,
in occasione della manifestazione nazionale del 27 ottobre a Roma contro il
governo Monti
Contro la farsa elettorale in Sicilia
Mentre nelle istituzioni, nei partiti e negli enti locali, dal nord al sud d’Italia, si assiste al dilagare di corruzione, malaffare e ruberie di ogni sorta, alla faccia della miseria e degli enormi sacrifici imposti ai lavoratori e alle masse popolari, il governo delle banche e dei padroni continua la politica dei tagli e della macelleria sociale!
Regioni, province e comuni, dove gli intrallazzi e gli sperperi sono una normalità, a loro volta scaricano i costi della crisi e della spending review sulle spalle dei lavoratori, dei precari, delle donne, dei disoccupati,
degli anziani, dei giovani, dei pensionati, dei disabili aumentando le tasse
locali e facendo pagare tutti i servizi.
La Regione siciliana ne è un esempio eclatante: 20 indagati e 6 arrestati nel
"vecchio” parlamento, tanti indagati e condannati in corsa per il “nuovo”;
miliardi di euro dei fondi europei e nazionali letteralmente buttati dalla
finestra; sprechi a non finire… Ciononostante, gli stessi politici hanno la faccia tosta di chiedere ancora una volta il voto ai cittadini, alle persone
che contribuiscono ad impoverire.Il presidio di oggi rappresenta l’unica “voce fuori dal coro”, in solidarietà agli studenti e ai lavoratori Gesip che hanno bruciato le schede elettorali, contro la farsa elettorale in Sicilia e contro tutti quelli che dicono di rappresentare le istanze dei lavoratori e delle masse popolari a livello locale e nazionale;contro il sindacalismo filo padronale e filogovernativo, contro il sindacalismo della conciliazione nella Cgil.
Contro miseria e carovita, contro l’attacco al posto di lavoro, dalle fabbriche al pubblico impiego, contro il precariato a vita, la cancellazione dei diritti, la repressione delle lotte e delle proteste sociali.
Le lavoratrici e i lavoratori oggi più che mai hanno bisogno di un sindacato
di classe nelle loro mani. Si devono organizzarsi e lottare contro la dittatura dei finti tecnici del governo Monti/Grilli/Fornero appoggiato da partiti,
ricchi, padroni, sindacati istituzionali!
Senza diritti niente voto, senza lavoro niente voto…
Slai cobas per il sindacato di classe Palermo
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