Ieri pomeriggio a
Piazza Politeama per Carmela e per tutte le donne uccise nel nostro
paese (101 fino ad oggi) centinaia tra donne, compagne di collettivi, studentesse di varie scuole tra cui quella che frequentava Carmela.
Striscioni, pannelli, slogan comuni Per
ogni donna uccisa e offesa siamo tutte parte lesa, Per ogni donna
uccisa non basta il lutto pagherete caro pagherete tutto, E'ora E' ora
E' ora di lottare la furia delle donne si deve scatenare...
Noi compagne del Mfpr presenti con lo striscione "Contro violenza e femminicidi la lotta rivoluzionaria delle donne contro questa società che li produce"abbiamo
ribadito con forza in un momento di interventi al megafono a necessità e
l'urgenza della lotta della maggioranza delle donne contro il frutto
più marcio dell'attuale sistema sociale, violenza e uccisoni delle
donne, alimentate dall'humus moderno fascista e maschilista che si
diffonde ogni giorno, vedi le politiche di attacco alla vita delle donne
del governo ben rappresentato in questo da una ministra come la
Fornero, vedi le campagne ideologiche contro la libertà di scelta della
donne, sulla centralità della famiglia..
E non si tratta di
cambiamento culturale, come hanno detto le donne del coordinamento
antiviolenza, riferendosi soprattutto alla necessità di azioni legate "all'educazione, prevenzione, tutela " da delegare alle istituzioni.
La lotta contro le
uccisioni e violenza sulle donne è sociale, deve essere contro questa
società capitalista che fa dell'oppressione della donna un suo
puntello/base per rovesciarla... parlare quindi di solo "cambiamento
culturale " all'interno di questa società borghese esistente è non solo
sbagliato ma anche deviante e ingannevole per le donne che invece devono
impugnare direttamente la lotta contro quella che è una vera e propria " guerra di bassa intensità" senza alcuna delega alle istituzioni che sono invece pienamente al servizio del sistema dominante.
Mfpr Palermo
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