lunedì 1 ottobre 2012

pc 1 ottobre - FIAT Industrial: "La famiglia Agnelli e il panino olandese"


Un “panino” da 25 miliardi! Tanto vale l'operazione di fusione (col trucco) tra la Fiat Industrial e la Case New Hollande.

E il governo italiano continua a reggere il sacco alla famiglia Agnelli e a Marchionne che con la scusa della crisi di mercato hanno bisogno di aiuto per investire!

Chi ha mai detto che gli Agnelli non battono più un colpo? È vero, forse John Elkann latita un po’ sulle tormentate vicende della Fiat, e lascia al ruvido Marchionne il duro compito di spiegare al governo e agli italiani l’inspiegabile, e cioè come si possa intonare il de profundis per Fabbrica Italia dicendo al tempo stesso che il Lingotto «resterà in Italia». Ma al riparo dai rumori e dai riflettori la famiglia torinese è tutt’altro che inerte sul fronte del business. L’ultima novità in arrivo è la fusione tra Fiat Industrial e Case New Hollande (anticipata prima dell’estate dalla casata sabauda e confermata da Walter Galbiati su “Repubblica” di venerdì scorso)

Dall’operazione nascerà una nuova società di diritto olandese. Una grande azienda italiana da 25 miliardi di fatturato cambierà nazionalità. E gli azionisti di maggioranza (gli Agnelli, appunto) lucreranno un consistente pacchetto di vantaggi societari e di benefici fiscali, alla faccia degli azionisti di minoranza. Il sistema più in voga nel Paese dei tulipani è quello di piazzare una Spa-madre nelle Antille Olandesi e una Spa-nipote (operativa) in uno Stato estero. In mezzo c’è la Spa-figlia, che è controllata dalla prima e controlla la seconda. È lo schema usato dagli Agnelli per la fusione Fiat-Industrial-Cnh. Nel gergo della finanza si chiama «dutch sandwich». Cioè panino olandese. Buon appetito!”

La repubblica economia e finanza
1 ottobre 2012

E dire che il quotidiano di Scalfari tifa Marchionne (e tanto tanto Monti/Napolitano), ma ogni tanto tutta questa arroganza e schifezza fa saltare i nervi pure ai suoi giornalisti!

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