Un
“panino” da 25 miliardi! Tanto vale l'operazione di fusione (col
trucco) tra la Fiat Industrial e la Case New Hollande.
E
il governo italiano continua a reggere il sacco alla famiglia Agnelli
e a Marchionne che con la scusa della crisi di mercato hanno bisogno di
aiuto per investire!
“Chi
ha mai detto che gli Agnelli non battono più un colpo? È vero,
forse John Elkann latita un po’ sulle tormentate vicende della
Fiat, e lascia al ruvido Marchionne il duro compito di spiegare al
governo e agli italiani l’inspiegabile, e cioè come si possa
intonare il de profundis per Fabbrica Italia dicendo al tempo stesso
che il Lingotto «resterà in Italia». Ma al riparo dai rumori e
dai riflettori la famiglia torinese è tutt’altro che inerte sul
fronte del business. L’ultima novità in arrivo è la fusione tra
Fiat Industrial e Case New Hollande (anticipata prima dell’estate
dalla casata sabauda e confermata da Walter Galbiati su “Repubblica”
di venerdì scorso)
Dall’operazione
nascerà una nuova società di diritto olandese. Una grande azienda
italiana da 25 miliardi di fatturato cambierà nazionalità. E gli
azionisti di maggioranza (gli Agnelli, appunto) lucreranno un
consistente pacchetto di vantaggi societari e di benefici fiscali,
alla faccia degli azionisti di minoranza. Il sistema più in voga nel
Paese dei tulipani è quello di piazzare una Spa-madre nelle Antille
Olandesi e una Spa-nipote (operativa) in uno Stato estero. In mezzo
c’è la Spa-figlia, che è controllata dalla prima e controlla la
seconda. È lo schema usato dagli Agnelli per la fusione
Fiat-Industrial-Cnh. Nel gergo della finanza si chiama «dutch
sandwich». Cioè panino olandese. Buon appetito!”
La
repubblica economia e finanza
1
ottobre 2012
E
dire che il quotidiano di Scalfari tifa Marchionne (e tanto tanto
Monti/Napolitano), ma ogni tanto tutta questa arroganza e schifezza
fa saltare i nervi pure ai suoi giornalisti!
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