La mattina di Sabato
29 settembre, i compagni del CCP Roberta, Antonio e Luigi e il compagno
Marco del centro di documentazione Falestine di Torino, mentre si
apprestavano a dare luogo all'ennesimo presidio volantinaggio della
campagna antisbirro aperta dallo stesso CCP, sono stati fermati,
perquisiti e deportati presso il commissariato di via Tirreno. I
compagni, arrivati in corso Valdocco, luogo di quello che avrebbe dovuto
essere il presidio, si sono trovati accerchiati da una decina di agenti
della DIGOS che hanno stappato lo striscione riportante la scritta
“POLIZIA E CARABINIERI SERVI DEL PADRONE” e sequestrato immediatamente
tutti i volantini scaraventando poi i compagni sulle auto per deportarli
al commissariato. Dopo le perquisizioni e le varie intimidazioni (“la
prossima volta non uscite più”, “vi facciamo il culo”, ecc) alle quali
sono stati sottoposti ,i due compagni senza precedenti
sono stati trasportati sino alla Questura per fotografie e impronte.
Gli sbirri hanno in ultimo consegnato nelle loro mani una denuncia (che
pubblichiamo a margine di questo comunicato) per “Oltraggio a un corpo
politico, amministrativo o giudiziario”. La campagna avviata dal CCP ha
lo scopo di sensibilizzare a largo raggio contro gli abusi e la violenza
di polizia e carabinieri perpetrata sulla pelle dei lavoratori e delle
masse popolari e di dare vita alla costruzione di comitati popolari di
autodifesa.
I fermi, i sequestri e
le denunce della mattina di sabato non fanno altro che confermare, se
ce ne fosse stato ancora bisogno, la validità dell'analisi politica dei
compagni del CCP sulla necessità di individuare nelle forze dell'ordine
il primo ostacolo da abbattere che si pone sulla strada degli interessi
della classe operaia e delle masse popolari. Gli sbirri hanno cercato di
fare un altro servizio
al loro padrone
(logicamente senza riuscirvici) cercando di azzittire il dissenso e la
protesta utilizzando l'arma dell'intimidazione, abusando ancora una
volta della loro poco stimata carica istituzionale avvalendosi di art.
di legge stretti persino a personaggi sordidi come Sallusti per il quale
è sceso in campo addirittura la più alta carica dello Stato, il
Presidente della Repubblica Napolitano accennando ad un “ritocco” sulla
legge della diffamazione a mezzo stampa. Ma se accusare le forze
dell'ordine di essere servi del padrone è un “oltraggio a un corpo
politico, amministrativo o giudiziario della Stato”allora sono gli
stessi sbirri ad attuare questo oltraggio proprio con la loro impunita
violenza contro chiunque alzi la testa per contrastarla.
Ogni qual volta i
compagni sono fatti oggetto di soprusi, angherie, intimidazioni e
denunce essi si rafforzano ed escono dai commissariati e dalle caserme
sempre più convinti di essere dalla parte giusta. Non si credano “lor
signori” difensori degli interessi dei padroni di poter continuare
impunemente a pestare gli operai nelle piazze, a indagare, pedinare,
perquisire, arrestare o uccidere. Le masse popolari sono stanche dei
loro abusi e ce lo hanno dimostrato durante i presidi e i volantinaggi
fatti sino ad ora davanti a commissariati e caserme, tra le persone dei
mercati.
Per quanto riguarda il CCP proseguiremo con la nostra campagna ancor più decisi di prima!
“BASTA CON LA VIOLENZA
E L'ARROGANZA DELLE FORZE DELL'ORDINE! CONTRASTIAMO CON OGNI MEZZO LA
GUERRA SCATENATA CONTRO CHI LAVORA! FERMIAMO LA MILITARIZZAZIONE DELLA
VALLE DI SUSA E DELLE NOSTRE CITTA'
Collettivo comunista piemontese via Saluzzo 13 Torino. Tel. 3476558445 colcompiemonte@yahoo.it
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