venerdì 30 marzo 2012

pc 30 marzo - CAMPAGNA ELETTORALE A PALERMO. PARLIAMONE!



Si avvicina l’appuntamento elettorale, in particolare perl’elezione del nuovo sindaco di Palermo, la città oltre che dall’immondizia èinvasa anche da migliaia di manifesti elettorali con le facce di più o menosconosciuti che chiedono di essere votati.
Come ogni appuntamento di questo tipo i latitanti dellapolitica ufficiali, si svegliano dal loro abituale torpore ed  entrano prepotentemente nella vita quotidianadi lavoratori, disoccupati e cittadini, occupando spettacoli televisivi,presentandosi sui posti di lavoro come fabbriche, facendo comizi in piazza epresentandosi nei mercati rionali.

In particolare nelle scorse settimane le primarie delcentro-sinistra hanno ricevuto una smisurata attenzione mediatica, i partitiche vi hanno partecipato hanno illuso migliaia di cittadini di partecipare adun grande atto di democrazia che alla fine si è risolto come tutti sappiamo:nei soliti calcoli di potere, favoritismi e clientelarismo, il risultato finaleè che dopo tutta questa prosopopea non ci sarà un candidato unico delcentro-“sinistra”.
Se queste sono le premesse figuriamoci quale dovrebbe esserel’alternativa di una coalizione di centro-“sinistra” al governo della città!

Mentre in città sono in corso vere e proprie “emergenze”permanenti come la disoccupazione, il rischio che migliaia di lavoratori dellagesip, dell’amia e dell’amat diventino disoccupati o entrino in cassaintegrazione, la casta politica sperpera migliaia di euro in campagnaelettorale.

Il Circolo di proletari comunisti di Palermo invita ilavoratori, i disoccupati e i cittadini in generale a boicottare attivamentel’ennesima farsa elettorale, è necessario esprimere una sfiducia di massa ècollettiva verso l’intera casta politica: dalla destra reazionaria, mafiosa efascista alla falsa sinistra anch’essa ammanicata con padroni e mafiosi fino aifinti partitini comunisti che pur di avere una poltrona scendono a patti con ivertici del Pd, attualmente sostenitore del governo antipopolare e deisacrifici Monti.

Il mero astensionismo non basta, invitiamo lavoratori,disoccupati e cittadinanza a discutere collettivamente come costruire una seriedi iniziative di lotta contro questa casta politica che non vuole e non puòdare risposte concrete ai bisogni del popolo e che invece è responsabile dilicenziamenti, caro vita, impoverimento in generale delle masse popolari.

Mandiamoli tutti a casa!

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