Ravenna: report processo e assemblea antifascista
Il processo contro i compagni antifascisti, di proletari comunisti e dello slai cobas per il sindacato di classe, per le "lesioni" a un fascista di Fiamma Tricolore, continuerà il 31 maggio. Oggi ha avuto luogo solo la deposizione dell'ultimo teste -un agente digos- riguardo il momento dello scontro (perchè solo quello interessa al Tribunale e al fascio che ha sporto denuncia). A noi interessa invece portare in Tribunale il contesto politico che ha determinato il
breve scontro con il fascista. Perciò, nella prossima udienza, oltre che alle dichiarazioni dei compagni sotto processo, interverranno il presidente eletto della Consulta immigrati e di un consigliere all'epoca di RC, oggi SEL.
al processo vi è stato un presidio - ogni volta c'è il problema delle prescrizioni che limitano il diritto di espressione. Bandiere e striscione, comunque vicino all'ingresso del Tribunale, di Proletari comunisti e slai cobas per sind classe. La Rete nazionale antifascista, che pure aveva assunto anche questo processo come una mobilitazione delle realtà antifasciste del nord con partecipazione, nessuna presenza, nè comunicato di solidarietà. Hanno invece partecipato i compagni del coordinamento antifascista romagnolo con un loro striscione ("fascisti tutelati, antifascisti processati") e un compagno del CS Spartaco.
Questa è stata una prima iniziativa di carattere regionale, costruita assieme ai compagni di Forlì, Cesena, Forlimpopoli, che hanno messo in piedi la Rete che è il CAR (coord antifa romagnolo). Il risultato più interessante della giornata è stata proprio l'assemblea antifascista allo Spartaco che la lotta ha riunito. La riunione è stata aperta dal compagno di proletari comunisti sulla questione dei processi: è inaccettabile che gli antifascisti si
debbano difendere nei processi per avere praticato l'antifascismo. Il problema centrale è lo stato di polizia, la brutalità poliziesca, è la politica repressiva di questo governo contro immigrati e opposizione sociale. Ma nel nostro campo, a livello territoriale, non riusciamo a rispondere come necessario per la frammentazione, per la mancanza di unità, per l'assenza di un legame organizzativo tra di noi. A Ravenna non esiste la RAF e bisogna ricostruirla. Nessuno è intervenuto per esempio sulla lotta al revisionismo storico contro la giornata della memoria che a Ravenna ha significato l'intitolazione di un parco a Walter Rossi e ad un fascista da parte della giunta di sinistra, un parco che è a due passi dallo Spartaco. Dobbiamo rafforzare Reti antifasciste nei territori. Poi c'è la risposta alla repressione che può essere un'iniziativa il 19 giugno, giorno dell'eroismo nelle carceri. C'è la solidarietà a Joy e la
lotta ai CIE.
Gli studenti del Collettivo Autonomo hanno partecipato in maniera defilata all'incontro. Hanno comunque denunciato la repressione durante la cerimonia istituzionale del 25 Aprile con Violante a Ravenna e anche le difficoltà di coinvolgere gli altri studenti in generale su tutti i temi.
I compagni del CAR hanno messo in evidenza la necessità del legame con le lotte sociali, come partecipare al presidio Omsa per impedire lo smantellamento della fabbrica, e la repressione. I compagni dello Spartaco hanno analizzato la politica della sinistra al governo locale che, in termini di ordinanze antimmigrati e antigiovani, con episodi di razzismo quotidiano di cui sono protagonisti gli agenti della municipale in particolare, è sulla stessa linea della destra. Inoltre bisogna lottare contro i divieti e le prescrizioni. Manca una presenza nel territorio per contrastare tutto questo.
La riunione si è conclusa con l'impegno di costruire una campagna di denuncia, controinformazione, mobilitazione intorno al processo, che proseguirà con una iniziativa per lunedì 24 maggio davanti al circolo Agorà di Lido Adriano per parlare agli immigrati. Poi ne seguiranno altre a livello cittadino.
Il compagno di proletari comunisti farà il volantino come COR.
L'iniziativa di oggi è un passo in avanti nel rafforzamento del movimento antifascista, a Ravenna come in regione.
prolcomra
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