...
*IN LOTTA PER IL LAVORO MA NON SOLO…*
* *
*Nasce a Palermo il Comitato di lotta donne precarie e disoccupate
organizzate*
* ***
In una fase generale di crisi mondiale in cui l’attacco delle politiche
economiche e sociali dei governi ricade pesantemente sui lavoratori, sugli
operai, sui proletari, in particolare si accresce rapidamente la condizione
di precarietà e di disoccupazione che investe tantissime donne.
Le realtà sotto attacco sono davvero molteplici se guardiamo alle precarie
delle scuola a rischio licenziamento o già tagliate fuori dal mondo del
lavoro a causa dei massici tagli operati dal governo Berlusconi con la
riforma scolastica della scuola pubblica a favore della scuola privata, alle
operaie delle fabbriche licenziate o messe in cassa integrazione come quelle
della Fiat, della Italtel, della Lasme, della Omsa…, alle lavoratrici
precarie della cooperative sociali a rischio di licenziamento, donne che
spesso sono costrette a firmare prima dell’assunzione la lettera di
dimissioni in bianco, arma che anche in altri contesti i padroni utilizzano
per licenziare senza problemi in caso di gravidanza, alle disoccupate in
lotta per il lavoro a Taranto alle quali il governo di quella città fino ad
oggi ha risposto con multe, cariche e denunce, alle precarie dei call center
da Milano a Trapani, alle tante donne immigrate supersfruttate.
Tante realtà di donne che però in questi mesi hanno dimostrato di non
volersi arrendere che in diverse forme sono scese a lottare contro gli
attacchi alle loro condizioni di lavoro e di vita.
*In Sicilia, in particolare, che dalle statistiche risulta la regione
d'Italia con il più alto tasso di disoccupazione femminile, le donne devono
affrontare una situazione ancora più difficile e tante ma proprio tante sono
costrette o ad accettare, quando lo trovano, lavori ultraprecari senza alcun
futuro di stabilità o a rimanere disoccupate a vita. *
*Come donne ex precarie delle poste e oggi senza lavoro, precarie delle
cooperative sociali, commesse licenziate e mai più assunte, disoccupate in
cerca di lavoro, anche noi non vogliamo arrenderci ad una situazione in cui
ogni giorno padroni, governo, istituzioni, vogliono renderci sempre più
precarie, sempre meno garantite, e ricacciarci a casa, in famiglia. *Perdere
il lavoro infatti significa anche DIPENDENZA ECONOMICA che in molti casi è
una tra le principali cause che costringono una donna a restare fisicamente
e psicologicamente in situazioni di violenza sempre più frequenti
all’interno della famiglia.
Siamo consapevoli che il percorso di lotta che ci aspetta non è facile ma
vogliamo organizzarci per riprendere la parola e la lotta per *UN DIRITTO
SACROSANTO QUAL È IL LAVORO MA NON SOLO…*perché è sotto gli occhi di tutti,
per chi ha occhi per vedere, come le politiche degli attuali governi,
nazionale e locale, vogliono ancora peggiorare una condizione che tocca
tutti gli aspetti della nostra vita, vedi il taglio selvaggio dei servizi
sociali, vedi l’attacco al nostro diritto di libera scelta in tema di
maternità.
Alla luce di ciò abbiamo deciso di organizzarci nella nostra città e di
lanciare il *Comitato di lotta donne precarie e disoccupate
organizzate.*Invitiamo tutte le donne che vivono nella nostra
situazione ad aderirvi, a
partecipare alle riunioni in cui stiamo decidendo il percorso di lotta e le
iniziative di mobilitazione che sin dalla prossima settimana metteremo in
campo, iniziando in particolare con
*volantinaggi e affissioni informative nei posti di lavoro e nei quartieri*
* *
*l’apertura di liste per il lavoro individuando specifici ambiti lavorativi*
* *
*lancio campagna per il Salario minimo garantito*
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*partecipazione in delegazione all’Assemblea Nazionale dei precari e
disoccupati che si terrà a Napoli il 21 maggio prossimo organizzata dai
disoccupati BanchiNuovi di Napoli e dai disoccupati organizzati Slai Cobas
per il sindacato di classe di Taranto *
*Comitato di lotta donne precarie e disoccupate organizzate - Palermo*
* *
*per contatti: lavoratriciprecariedisoccupate@gmail.com – 340/8429376*
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*Palermo, 15/05/2010*
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