Con un comunicato congiunto, abbiamo aperto una discussione e un confronto ideologico e politico, con i compagni del coordinamento dei collettivi comunisti, formazione nata da una iniziale fuoriuscita di quadri e militanti dal nPCI-Carc a cui si sono aggiunti compagni provenienti da altre esperienze.
Traducendo in fatti il comunicato congiunto si va verso una nuova riunione che possa segnare un passo in avanti.
Si tratta di un evento politico importante che è giusto sia conosciuto dai comunisti del nostro paese e che sia un percorso che proceda in senso trasparente per questo
in vista della prossima riunione proletari comunisti-PCm/italia ha posto ai compagni i problemi che a nostro giudizio possono fare avanzare il processo.
"I passi in avanti necessari a nostro giudizio sono innanzitutto quello di precisare l'obiettivo di questo confronto e di questo lavoro e di dare sostanza alla pratica comune possibile.
Sono questi che possono permettere di dare ritmo e mantenere la rotta del comunicato congiunto e dare senso alla commissione congiunta.
Sul primo punto, quello che riteniamo necessario è dire chiaramente che il nostro obiettivo è quello
di costruire il partito comunista, basato sul marxismo-leninismo-maoismo e sulla strategia della guerra popolare adatta alle condizioni specifiche del nostro paese, un partito comunista fondato sulla centralità operaia, che sia reparto d'avanguardia organizzato della classe operaia, un partito comunista costruito nel fuoco della lotta di classe in stretto legame con le masse, un partito comunista di tipo nuovo che attui una completa rottura nel campo dell'ideologia, della teoria, della organizzazione, della pratica con il revisionismo vecchio e nuovo, un partito comunista saldamente interno al movimento comunista internazionale e in particolare a quello di orientamento marxista-leninista-maoista, con un forte legame con i partiti comunisti impegnati nelle guerre popolari; un partito che combatti attivamente l'economicismo e l'eclettismo teorico-politico, un partito alternativo alle due varianti elettoralismo e militarismo, presenti nel nostro campo, un partito che sappia far vivere al suo interno la lotta ideologica attiva e la lotta tra le due linee e realmente attuare il centralismo democratico, alla luce delle esperienze negative che nel nostro campo ci sono state e che ancora ci possono essere; un partito consapevole del grande lavoro per unire i comunisti da realizzare nel nostro paese.
Con questo obiettivo chiaro è possibile lavorare seriamente insieme per tutto il periodo politicamente necessario a portare a conclusione il processo di unità.
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Indicare l'obiettivo permette di indirizzare in senso costruttivo e fecondo l'approfondimento sul modo di intendere e praticare i diversi punti, permette di socializzare quello che di buono vi è nelle nostre esperienze passate e in corso e correggendo quello che in essa richieda critica, autocritica, lotta e rettifica.
Bisogna poi affrontare i temi della pratica comune...
Avevamo individuato dei campi di lavoro.
- la Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro su questo c'è una esperienza in corso che dobbiamo discutere, per vedere come migliorare e contribuire al piano di lavoro nazionale della rete stessa.
- La mobilitazione antifascista e contro la repressione, su questo dobbiamo discutere perchè siamo impegnati in diversi ambiti e campi, bisogna guardare questo impegno alla luce dell'azione e l'influenza possibile non solo sul piano locale, ma su quello nazionale in relazione alla costruzione necessaria di una effettiva rete antifascista nazionale e di un coordinamento nazionale contro la repressione.
- Infine ma non certo per ultimo, l'intervento nelle lotte operaie e l'organizzazione operaia, occorrono parole d'ordini comuni nelle fabbriche e nelle lotte operaie e vanno affrontate chiaramente i problemi di relazione, posizione nei riguardi di cgil-fiom da un lato, e delle organizzazioni sindacali di base dall'altro.
-Infine riteniamo assolutamente indispensabile l'impegno internazionalista nella creazione del comitato di sostegno alla guerra popolare in India e del sostegno alla rivoluzione nepalese."
riportiamo il comunicato congiunto
COMUNICATO CONGIUNTO
Si è tenuta la riunione congiunta dei compagni di Proletari comunisti e del Coordinamento dei collettivi comunisti, per affrontare il problema delle condizioni necessarie per far avanzare il processo di unità nel quadro generale della battaglia per la costruzione del partito comunista.
Nella riunione si è approfondito in particolare il problema di quale posizione sviluppare a fronte dell'ampia area di compagni che vanno riconoscendo la crisi dei partiti della sinistra borghese e vanno ricercando una nuova prospettiva per i comunisti in Italia.
Nella discussione è emersa la necessità di chiarire con precisione cosa appoggiare e cosa combattere in questo campo nella congiuntura attuale, fermo restando la comune convinzione che il processo di costruzione del partito comunista non vede in questo il suo centro.
Nello stesso tempo è emersa un'ampia convergenza ideologica, politica e pratica nel continuare il processo unitario e farlo avanzare definendone obiettivi, tempi e percorso.
A questo scopo viene formata una commissione congiunta per elaborare un documento di fase, vincolante per tutti i compagni appartenenti alle due organizzazioni, come tappa di questo percorso.
La commissione congiunta contribuisce e sostiene tutte le forme di pratica unitaria nella lotta di classe in corso, in particolare sostiene la Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro, la mobilitazione antifascista e contro la repressione, l'intervento verso la classe operaia e nelle lotte dei lavoratori in generale; la commissione congiunta favorirà un confronto e una migliore comprensione sulla questione della lotta rivoluzionaria nel movimento delle donne e sul lavoro internazionalista.
La commissione congiunta si riunirà entro tre mesi.
28.2.2010
I compagni di Proletari comunisti
I compagni del Coordinamento collettivi comunisti.
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