riceviamo e pubblichiamo il comunicato finale dell'assemblea nazionale di napoli
nel quotidiamo di martedì un articolo più approfondito sull'assemblea
Comunicato congiunto finale
L’assemblea nazionale dei 21 giugno a Napoli indetta dai disoccupati di Banchi Nuovi di Napoli e dai Disoccupati organizzati dello Slai Cobas per il sindacato di classe di Taranto ha visto la partecipazione di più di 300 tra disoccupati, precari, licenziati, lavoratori. Oltre alle realtà promotrici hanno partecipato: i disoccupati di Acerra, Caserta, Palermo, lavoratori dell’ASIA di Napoli, precari delle pulizie delle scuole e degli appalti comunali di Taranto, lavoratrici delle cooperative sociali di Palermo, il Collettivo Operatori Sociali di Napoli, precari delle Poste di Palermo. Erano inoltre presenti il Sindacato SLL, la Confederazione Cobas e attivisti della Rete Anticapitalista Campana. Da Palermo è stato portato il saluto e l’adesione degli operai di Termini Imerese. All’assemblea sono inoltre arrivate le adesioni dell’USI AIT nazionale, del Coordinamento 3 Ottobre precari della scuola di Milano e della Rete Campana Salute e Ambiente.
Di fronte agli attacchi che governi e padroni portano ai proletari per scaricare su di loro la crisi, a partire dal pesante attacco al lavoro, quello di oggi è stato un primo e importante passo per realizzare l’unita di lotta ed il coordinamento delle varie realtà di disoccupati, lavoratori, precari, necessari per difendere le condizioni di lavoro e di vita del proletariato. L’assemblea ha espresso viva solidarietà ai disoccupati arrestati e agli attivisti denunciati a Napoli e chiesto l’immediato ritiro delle misure restrittive. Nell’evidenziare come la repressione sia, ovunque, la risposta alla ripresa delle lotte sociali l’assemblea si impegna a fare della lotta alla repressione uno dei terreni principali del proprio impegno.
Le realtà presenti all’assemblea, come segnale concreto del passo avanti costituito oggi in direzione del rafforzamento di un percorso unitario nazionale, lanciano la proposta di una prima giornata di lotta da tenersi a giugno in contemporanea in tutte le città ed invitano le altre realtà territoriali a fare propria questa proposta. Le parole d’ordine al centro delle mobilitazioni di questa giornata saranno: immediati sbocchi occupazionali per i disoccupati, rafforzamento delle vertenze in atto che a Napoli come a Taranto possono vedere una rapida realizzazione nel settore ambientale; contro i licenziamenti e per la difesa del posto di lavoro, per il salario/reddito garantito, per la riduzione dell’orario di lavoro.
È stato, infine, deciso di organizzare un nuovo incontro nazionale a Napoli ai primi di luglio, che possa vedere la partecipazione anche delle altre realtà, a partire da quelle che pur avendo aderito sono state impossibilitate a partecipare a quello di oggi, in cui dare basi ancora più solide a questo percorso di unificazione e lanciare una mobilitazione nazionale a Roma per l’autunno.
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