Torino, domenica 16 maggio, ore 19:00, Salone internazionale del libro: al Bookstock Village si tiene un incontro con il famoso procuratore Gian Carlo Caselli dal titolo "La memoria vista di lato".
Dopo qualche minuto, nella sala entra - armata dello striscione "L'Onda non si processa" una cinquantina di studenti dell'Onda che chiede di poter leggere un comunicato di protesta contro i ventuno arresti dell'operazione Rewind, quella che riguarda il G8 univeristario del 2009, svoltosi a maggio scorso in città.
La risposta delle "forze dell'ordine" non si fa attendere: volano i solti spintoni e le usuali manganellate, il cui risultato è il ferimento di una ragazza che, cadendo, sfonda una vetrata.
Oltre il danno la beffa: non solo non è stato consentito - con i soliti metodi fascisti, che questo magistrato ha dimostrato ampiamente di gradire quando si tratta di opporre "l'ordine costituito" alle lotte popolari - di leggere il comunicato, ma la mattina successiva il maggiore quotidiano cittadino asserisce, nel suo pezzo in cronaca locale, che gli studenti sarebbero stati invitati a spiegare le proprie ragioni, ma avrebbero rifiutato.
PIENA SOLIDARIETA' AGLI STUDENTI DELL'ONDA!
Torino, 17 maggio 2010
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Torino
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