cronaca
Alla manifestazione del 25 Aprile presenti con una delegazione di lavoratori al concentramento a Piazza Croci da dove partiva il corteo istituzionale Anpi/Cgil con presenza di esponenti della Giunta Comunale Lagalla, più rappresentanti del governo regionale e comunale, tutti e due infarciti in questa città di deputati e consiglieri dei fascisti di FdI.
Abbiamo voluto portare sia con lo striscione che con alcuni cartelli e i volantini così con interventi al megafono e slogan un messaggio chiaro e netto di che cosa significa onorare ma nello stesso tempo rendere oggi agente la gloriosa esperienza della Resistenza antifascista, guidata dal Partito Comunista di Italia:
significa principalmente organizzarsi per lottare contro il governo Meloni, in questa fase di moderno fascismo che avanza incarnato appunto dal governo Meloni fascio-imperialista, dei padroni, antioperaio, antipopolare, guerrafondaio, sessista contro la maggioranza delle donne, un governo che non può essere affatto considerato alla stessa stregua dei precedenti, benchè ne abbia continuato alcune politiche ma mettendoci un carico ideologico/politico di vero e proprio salto di qualità nell’attacco ad ampio raggio contro i lavoratori, proletari, masse popolari e tutto coloro che lottano anche per diritti e libertà basilari oggi messi sotto attacco;
significa collegarsi attivamente con la eroica Resistenza del popolo Palestinese, che rappresenta il cuore più profondo dell’oppressione dei popoli da parte dell’imperialismo che sostiene regimi genocidi come quello nazisionista di Israele.
Insieme ad altri compagni e compagne non abbiamo poi sfilato nel corteo perché non si poteva sfilare con chi deliberatamente come il PD presente firma per inviare soldi, uomini e armi nei teatri di guerra e deliberatamente si macchia di crimini contro i popoli oppressi, con chi condanna la eroica azione di Resistenza del popolo Palestinese e di fatto serve il fascio-imperialismo del governo Meloni, ma abbiamo contestato apertamente la falsità di chi sfilava senza vergogna tenendo bandiere macchiate del sangue di bambini, donne e popoli.
E’ tempo di schierarsi e non di accontentarsi di un “unità” che devia i proletari dalla via da intraprendere nella lotta contro questo governo e il moderno fascismo che avanza.
proletari comunisti Palermo
Messaggio di un lavoratore Slai cobas:
"dopo avere partecipato ieri con il mio sindacato Slai Cobas sc... Il 25 aprile non è una giornata di festa ma di resistenza... Alfredo Cospito , Ilaria Salis, e il compagno di Palermo accusato di terrorismo e tutti coloro che oggi sono repressi, per loro siamo scesi in piazza ma abbiamo denunciato soprattutto questo Governo che oggi ci reprime, non ha rispetto per le donne, per i lavoratori, gli operai... per nessuno; pensa solo ai padroni e mette il bavaglio ai giornalisti che dissentono, manda armi su armi per una guerra ingiusta e piena di vittime innocenti come i bambini, il popolo palestinesi e non solo. Quindi che una giornata come questa sia da monito per tutti, affinché si capisca che occorre lottare perché finiscano guerre e repressioni... Il Pd al corteo di oggi è vomitevole... avergli gridato contro oggi a loro che sono complici della guerra è stato il minimo sindacale ma giusto..."
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