venerdì 26 aprile 2024

pc 26 aprile - Altre cronache e immagini dal corteo di Milano





 Cronache da un compagno di Milano nel cuore del corteo dei 100.000 partito da via Palestro

Siamo in Transiti per attacchinare locandina nazionale prendere bandiere e striscione e ci siamo avviati verso Porta Venezia alle 13,30 per attacchinare la locandina, per raggiungere Palestro e iniziare a distribuire volantino nazionale. Praticamente eravamo tra i primissimi, poco dopo è iniziata la fiumana enorme, oltre le 100.000. 
Il nostro volantino e la locandina sono stati presi molto volentieri quando vedevano la foto della Meloni a testa in giù, con cenni di assenso e plauso da parte di alcuni compagni che ci hanno detto "sempre precisi e sul pezzo".
Lo spezzone palestinese/si è formato in ritardo, il camion è arrivato quando già la fiumana è diventata marea e hanno dovuto superare spezzoni dei centri sociali. 
Altri lavoratori si sono uniti a noi... una ragazza molto giovane a cui avevo dato il volantino mi dice in inglese indicando la firma "è un partito marxista leninista" gli ho risposto marxista-leninista-maoista, e le si sono illuminati gli occhi e mi dice che il padre è turco del Tkp/ml e la madre è curda di Partizan e mi ha parlato di Mlkp". Ho risposto ricordando il pensiero del fondatore del Tkp/ml e della lotta tra le due linee nel movimento. Le abbiamo dato gli ultimi 2 numeri della controinformazione, ci ha ringraziato. 
Quindi abbiamo iniziato la difficoltosa scalata per raggiungere i compagni in piazza Duomo per partecipare alla contestazione alla brigata ebraica... Molti manifestanti concordavano che non era accettabile che ci fossero le bandiere israeliane e di certo non erano "facinorosi". Così come nel microfono aperto di radio popolare di tarda serata un paio di interventi di chi aveva partecipato al corteo hanno confermato questa posizione e che alcune delle cosiddette "provocazioni" fossero "programmate" -  in alcuni filmati si vede bene una presenza massiccia di digos e poliziotti, ma defilati, e si vedono i city angels che più che proteggere la brigata menavano. 
Quindi abbiamo raggiunto il presidio sotto il palco con una certa difficoltà a coordinarci con gli altri compagni. 
Pieno appoggio alle contestazioni di Sala - sindaco di Milano - di Pagliarulo Anpi e di quello della Uil. Ma non condividiamo i fischi a Scurati così come al rappresentante dei deportati antifascisti che stava riaffermando il ruolo e tributo pagato dai comunisti, dagli antifascisti, operai e cittadini che avevano sostenuto la Resistenza, e persino il coro della sezione Anpi della Scala che intonavano e cantavano Bella Ciao e Fischia il Vento, non erano in sintonia con il resto della piazza (da notare che prima che iniziassero i comizi avevano iniziato a suonare l'inno di Mameli e lì i giusti fischi non davano fastidio e l'inno è stato interrotto). E così quando mi sono messo a gridare "piazzale Loreto ci son tanti lampioni, ieri Mussolini oggi la Meloni" e alcuni giovani che lo stavano riprendendo, la parte anarcoide davanti continuava, e i ragazzi se ne sono andati via schifati. Per chiudere sullo spezzone, abbiamo assistito a scene non proprio edificanti di questa area che quando si sono "assaltate" le transenne si sono tirati nelle retroguardie, mentre con gli altri in prima fila a difendere i compagni siamo stati noi una compagna di Bergamo, e le altre nostre compagne dietro a sostenerci.

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