mercoledì 24 aprile 2024

pc 24 aprile - Sarà la Nato a gestire il “day after” a Gaza?

Scrive Al Arabi Al Jadid del 14 aprile che: “Il canale israeliano 12 ha riferito che l’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden e i paesi arabi stanno attualmente discutendo una proposta per “il giorno dopo”, cioè porre la Striscia di Gaza sotto il controllo della NATO”.

In un servizio trasmesso martedì sera, il canale ha riferito che la proposta prevede la necessità di garantire il riconoscimento internazionale per la creazione di uno Stato palestinese, e poi di porre la Striscia di Gaza sotto il controllo delle forze della NATO dopo la fine della guerra israeliana.

Secondo l’emittente, il piano respinge il mantenimento del governo del movimento Hamas nella Striscia di Gaza e prevede il ritorno dell’Autorità Palestinese a gestire la Striscia. La proposta prevede

anche che la NATO supervisionerà il processo di ricostruzione della Striscia di Gaza e gestirà gli affari della vita dei suoi abitanti. 

Il rapporto rileva che, secondo la proposta, le forze della NATO rimarranno nella Striscia di Gaza per cinque anni, dopodiché si terranno le elezioni e sarà formato un governo locale per supervisionare la gestione degli affari quotidiani. Nella proposta si prevede che, se avrà successo nella Striscia di Gaza, verrà successivamente implementata in Cisgiordania.

Il rapporto prosegue dicendo che l’ex capo della divisione di intelligence militare israeliana, Tamir Hayman, direttore del Centro per la ricerca sulla sicurezza nazionale presso l’Università di Tel Aviv, ha elogiato la proposta sostenendo che potrebbe portare al raggiungimento degli obiettivi della guerra nella Striscia di Gaza, in particolare all’eliminazione del dominio del movimento Hamas.

Anche il vicepremier e ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani fa riferimento al piano americano dichiarando: “Il nostro compito è scongiurare e tranquillizzare le nostre opinioni pubbliche: il governo italiano è fortemente impegnato per la pace, siamo amici di Israele ma vogliamo lavorare per la pace, compreso l’invio eventuale di truppe qualora si volesse creare uno Stato palestinese con forze di altri paesi”. Lo dichiara all’ANSA del 17 aprile durante un forum.

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