Transennata e presidiata da Anpi e Cgil l’area servita come palco per i comizi e il monumento centrale. Nonostante questo una buona parte della piazza si è riempita della contestazione, con tante bandiere palestinesi, ed anche il monumento è stato fasciato con una grande bandiera palestinese da un gruppo di giovani. L’obbiettivo di far sentire la voce della Palestina è sicuramente riuscito. La contestazione, ‘fuori i sionisti dal 25 aprile, fate parlare i palestinesi’, è stata molto sostenuta fino alla fine dei comizi, con diversi tentativi fin da subito per superare le transenne, con l’intervento del servizio d’ordine e poi della polizia per evitare l’entrata al palco. Ad un certo punto, con la mediazione della digos, una delegazione palestinese è stata accompagnata vicino al palco con la promessa che avrebbero potuto prendere la parola. In realtà un meschino tentativo per zittire la piazza.
La nostra presenza si è espressa con il sostegno attivo alla contestazione, con un grosso cartellone con ingrandimento della locandina nazionale da una parte e un manifesto dall’altro lato. Essa ha posto al centro la denuncia dello stato nazi sionista di Israele, della complicità del governo Meloni, e che essere partigiano oggi vuol dire nuova resistenza in Italia oltre che sostegno alla resistenza palestinese, con interventi volanti, per collegare la denuncia del carattere imperialista del governo complice dello stato nazi sionista di Israele e che marcia verso fascismo e guerra, l’aumento della repressione verso le lotte e contro la solidarietà internazionalista alle lotte dei popoli a difesa del profitto dei padroni: spetta ai proletari e ai popoli unirsi per una nuova resistenza qui e ora.
La giornata in risposta alla scelta delle istituzioni di rispondere con la repressione invece che dar voce alla Palestina, è continuata con un corteo spontaneo dentro piazza del duomo per le vie del centro con slogan su Palestina ma anche resistenza antifascismo e governo fascista, fino largo Cairoli, con un migliaio di manifestanti.
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