Cronaca di un compagno
La manifestazione è stata partecipata, in migliaia in piazza per il 25 aprile dei partigiani che hanno combattuto la resistenza contro il nazi fascismo, tra ricordo e necessità dell’affermazione oggi dei valori, del loro esempio, in gran parte associati alla Resistenza palestinese, che ha caratterizzato il corteo e le contestazioni finali. Significativo un gruppo di studenti con l’insegnate e cartelli per la resistenza in Palestina, frutto del lavoro di questi mesi a scuola.
Una realtà eterogenea che ha sfilato ‘con la resistenza del popolo palestinese fino alla vittoria’.
.. una parte del corteo, molto vivo e fortemente antifascista, con gli interventi alternati dal camioncino, partigiani/25 aprile, attività locali e antifascismo, denuncia del governo, Palestina tra genocidio e Resistenza.
alla fine per la Rete era parte imprescindibile della giornata
di lotta quella di contestare il sindaco primo firmatario dell’appello filo sionista e di complicità nei massacri di Sinistra per Israele, e le istituzioni, che usurpano il palco della Resistenza, con parole di circostanza, con il presidente Pd della provincia e l’ospite di rilievo Bersani, che negli anni hanno spianato la strada al governo fascista della Meloni
...sbagliato un intervento che c’è stato, anche condivisibile in tante sue parti, ma surreale, da parte di una compagna che ha parlato, senza porsi il problema che lo stava facendo da un palco blindato da polizia e digos ancora schierati a reprimere le voci della Resistenza di ieri come di oggi e in Palestina, a ‘proteggere’ il pubblicoche ha cosi’ potuto sentire e applaudito il sindaco, al quale lei stessa si è rivolta senza tenere in conto,
senza condannare, che solo pochi minuti prima, le compagne e i compagni, erano stati spintonati e tenutilontani da quei poliziotti con scudi e manganelli che ancora stavano facendo da cornice alle sue parole,svuotandole, oggettivamente, di significato.
Un intervento che non è stato condiviso, che non ha dato spazio, nemmeno dopo le tante richieste, ad una
compagna palestinese, per far sentire la voce, le ragioni, la forza della Palestina che Resiste.
Lo spezzone della Rete Palestina è arrivato alla piazza dietro il grande striscione, intercettato da digos e poliziotti, tra spintoni e pressioni che ne volevano impedire l’avanzata, determinato a non cedere si ècomunque ben posizionato ai margini della folla già assiepata nella piazza per il comizio.
... dall’inizio alla fine sono stati contestati, molto attivi i
giovani, studenti, in parte organizzati nell’università, con i Giovani Palestinesi. In maggioranza le grida
hanno avuto al centro la Palestina, la fine del genocidio, dell’occupazione, ‘fuori i sionisti dal 25 aprile', perché nulla hanno a che fare con i valori e l’esempio che oggi ci servono della Resistenza partigiana, e poi perché sono collaterali all’avanzata del moderno fascismo della Meloni, alla guerra imperialista, per lescelte complici con il governo israeliano.
Abbiamo partecipato attivamente, al corteo e alle contestazioni, contro Israele nazi-sionista e Governo Meloni complice, partigiani ieri e oggi, con la resistenza antifascista e palestinese, diffuso un volantino con Meloni appesa ‘io sono fascista’ che ha suscitato consensi diffusi, e abbiamo fatto interventi dal megafono contro repressione, guerra, il governo imperialismo, e naturalmente la Palestina.
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