Come volevasi dimostrare l’applicazione della manovra di bilancio comincia a dare i frutti amari alle masse popolari: le ultime notizie del’Inps sull’“Assegno di esclusione”, infatti, dicono che su 418.527 di domande per la richiesta dell’Assegno di inclusione Adi) lavorate con PAD (Patto di attivazione digitale) sottoscritto ne sono state respinte 117.461 per mancanza di requisiti. Tra le principali cause risultano: esito negativo sopra soglia su DSU, superamento delle soglie di reddito, omessa dichiarazione dell’attività lavorativa.
E quindi solo 287.704 domande, che hanno superato positivamente la fase istruttoria, sono in pagamento dal 26 gennaio con un importo medio di 645,84 euro.
Una grossa riduzione quindi del bacino calcolato dallo stesso governo (737mila famiglie) e con uno stanziamento previsto di 5,6 miliardi mentre un altro miliardo e 300 milioni era previsto per i circa 250mila “occupabili” con un assegno da 350 euro al mese. Ma solo 26 mila hanno ricevuto fino ad ora questo assegno.
Complessivamente quindi un risparmio che si aggira sui 4/5
miliardi visto che nel 2022 l’assegno del reddito di cittadinanza era costato 8
miliardi circa.
Ogni frase degli esponenti del governo moderno fascista è di fatto una falsità, è tutta propaganda che è necessario combattere.
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