Torino, «Studenti per la Palestina» occupa Palazzo Nuovo: «Risposta all'indifferenza dei luoghi del sapere»
Una cinquantina di giovani hanno realizzato murales e si sono stabiliti nel polo universitario in centro in vista di una manifestazione il 17 novembre
Tommaso ha le mani sporche di vernice. Sta realizzando un murale nella prima serata di occupazione a Palazzo Nuovo. «Lavoro con le immagini – dice –. Ne ho viste molte di Gaza. Ad esempio i fagotti bianchi in braccio a uomini e donne disperati. Così su questo muro scriverò: free Palestine». Sono stati un centinaio i ragazzi che ieri hanno partecipato all’assemblea organizzata in sostegno del popolo palestinese. In molti sono rimasti a dormire tra i corridoi e le aule per un’occupazione pacifica che andrà avanti nei prossimi giorni.
«Condanniamo gli orrori che stanno avvenendo a Gaza - racconta Aurora, studentessa -. Ci sono
decenni di storia da analizzare e capire. Per questo motivo sono in programma dibattiti aperti a tutti con ricercatori, giornalisti e attivisti».Tra gli organizzatori anche Progetto Palestina: «Abbiamo accolto l’appello degli studenti e dei docenti dell’Università di Bir Zeit, nella Palestina occupata – spiega Hafsa, membro del collettivo -. Manifestiamo contro l’occupazione, il colonialismo e contro quello che definiamo senza dubbio un genocidio».
«Come studentesse e studenti dell’Università di Torino abbiamo deciso di prendere parola e aprire insieme un percorso di discussione e di lotta rispetto a ciò che sta succedendo in Palestina». Iniziava così il comunicato che annunciava nel primo pomeriggio l'occupazione di Palazzo Nuovo, a due passi da Piazza Castello e dalla Mole Antonelliana.
Così il «Comitato Studenti per la Palestina» ha deciso di mobilitarsi in vista di una manifestazione in solidarietà alla Palestina annunciata per il prossimo venerdì 17 novembre a Torino. Una cinquantina di giovani si era raccolta già nel primo pomeriggio di oggi per poi realizzare un murales all'interno dell'edificio e annunciare una serie di iniziative a Palazzo Nuovo per la serata di oggi, mercoledì, e la giornata di domani, tra cui musica live e una cena. Sulla facciata di Palazzo Nuovo è stata esposta una gigantesca bandiera palestinese. «La lotta degli studenti contro il Governo - prosegue il comunicato - è anche la nostra lotta. Le università si sono allineate all'esecutivo Meloni, difendendo lo stato sionista e tutti gli accordi in atto con gli Atenei israeliani e censurando ogni voce a sostegno del Popolo Palestinese. La stessa università di Torino e il Politecnico hanno negato la possibilità di discutere del tema appellandosi alla complessità del momento storico. L'ipocrisia di questi "spazi formativi" non è qualcosa a cui possiamo uniformarci».
Dall'inizio di novembre occupazioni di sede universitarie in solidarietà con il popolo Palestinese si erano già registrate, tra le altre, a Napoli, Roma, Padova e, oggi, Bologna.
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