“Io ho ricevuto l’SMS di sospensione, mio marito 59 anni e io 52, chi ci prende a lavorare?” – mi scrive A.
L’SMS con cui INPS annuncia che il Governo ha eliminato il reddito di cittadinanza è una dichiarazione di guerra. Ai poveri, mica alla povertà!
C’è chi si concentra sulle modalità – un impersonale SMS, vigliacco e crudele come solo la lingua della burocrazia sa essere – ma la sostanza è ancor più dura della forma. Perché 169mila famiglie si ritroveranno ora senza alcuna fonte di reddito. Perché 169mila famiglie saranno più ricattabili e costrette ad accettare qualunque offerta di lavoro arrivi dall’imprenditore di turno.
Perché lo stesso Governo Meloni che fa la guerra ai poveri propone la pace agli evasori e alle grandi
imprese che macinano profitti su profitti. I soldi li si prende dai poveri e li si dà ai ricchi, ai padroni, all'industria bellica.Guerra ai poveri, pace agli evasori e ai super ricchi, soldi alla guerra! Ecco a voi il Governo Meloni.
Molte le richieste di informazioni: la legge prevede infatti che i nuclei al quale verrà sospeso il reddito, dovranno essere presi in carico dai servizi sociali del Comune. Numerose le persone che si sono recate, a quanto si apprende, anche presso le sedi delle municipalità, a partire da quella di Scampia.
Così il presidente degli assistenti sociali, Gianmario Gazzi paventa un rischio di aggressione agli stessi mentre l’assessore al Welfare del Comune di Napoli, Luca Trapanese, invita i cittadini a non andare ai servizi sociali per chiedere informazioni: “è inutile”. Intanto, non emergono piani per il lavoro e la formazione.
Il taglio del Reddito è un atto infamante, vigliacco. Pura cattiveria. La comunicazione via sms sicuramente farà esplodere una rivolta. Una rivolta legittima e sacrosanta contro un governo che difende i ricchi e i prepotenti. E’ necessario promuovere, organizzare 10, 100, 1000 comitati di lotta territoriali per richiedere semplicemente il Reddito o il lavoro vero. Anche noi tifiamo per la rivolta.
Ciro Crescentini
Nicola Ricci (Cgil): “Destra disumana. In Campania sarà emergenza sociale”
Dopo il taglio - Solo in Regione in 250 mila persone si vedranno togliere il Reddito di cittadinanza. La rabbia popolare si riverserà verso le istituzioni, secondo il sindacalista
29 Luglio 2023
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