E meno male che si chiama Cristina!
Al Forum mondiale di Davos, cittadina svizzera, dove si danno
appuntamento ogni anno i padroni del mondo e i loro portavoce, una melma composita
fatta di politici, economisti, giornalisti, delinquenti e lecchini di ogni genere,
si è sentita la voce “sincera” della presidente della Banca Centrale Europea
Christine Lagarde, l’“erede” di Mario Draghi che le cose che diceva, anche se
con parole diverse, erano della stessa sostanza.
La voce del capitalismo-imperialismo senza fronzoli!
«LA CINA – ha affermato Lagarde durante un dibattito
con la direttrice del Fondo Monetario Internazionale Kristalina Georgieva – si
sta risvegliando, di nuovo. Ora si prevede che registri 5,5% di crescita nel
2023 e dovremmo dare il benvenuto al suo impegno di rimuovere le restrizioni
sul Covid. È possibile che il cambiamento delle politiche sul Covid uccida un
sacco di persone, ma rilancerà anche l’economia. È la scelta che è stata fatta
dalle autorità cinesi. L’impatto su tutti noi sarà positivo, per la Cina e per
il resto del mondo, ma creerà anche pressioni inflazionistiche».
da il Manifesto di oggi
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