dal comunicato del Quirinale
Ucraina
"Il Consiglio ha condiviso la necessità che l’Italia – in piena adesione alle decisioni assunte nelle sedi Nato e Unione europea e nelle forme stabilite, secondo la Costituzione, dal Governo e dal Parlamento – continui a sostenere il popolo ucraino nella difesa del proprio territorio e della propria sovranità, così come la necessità di adoperarsi per favorire ogni opportunità propizia all’avvio di negoziati tra le parti per un accordo di pace che non può prescindere dal diritto di un popolo aggredito a difendersi".
Mediterraneo Allargato
"Il Consiglio ha quindi esaminato la situazione degli altri principali scenari di crisi, soprattutto di quelli in cui l’Italia è presente con le sue Forze armate nell’ambito di missioni internazionali. In questo contesto il Consiglio ha posto speciale attenzione al Mediterraneo allargato – e soprattutto alla Libia, al Sahel, ai Balcani e al Medio Oriente – in considerazione della sua rilevanza strategica, anche alla luce delle ripercussioni che l’accresciuta postura di potenza della Russia sta causando in quell’area, aggravando fragilità e instabilità preesistenti e acuendo rischi e minacce già incombenti, in relazione tra l’altro ad aspetti come l’insicurezza alimentare, la gestibilità dei flussi migratori, la certezza degli approvvigionamenti energetici, la sicurezza delle infrastrutture di comunicazione, l’esposizione alle organizzazioni terroristiche. Il Consiglio è stato concorde sull’importanza che la NATO riservi adeguata attenzione anche al Fronte Sud dell’alleanza.
"Infine il Consiglio ha esaminato lo stato di efficienza dello strumento militare......in tale contesto assume speciale rilevanza strategica l’avanzamento tecnologico e la competitività dell’industria nazionale".
Roma, 17/01/2023
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