venerdì 20 gennaio 2023

pc 20 gennaio - Germania: al vertice Nato a tappe forzate verso la guerra imperialista mondiale nel focolaio acceso dell'Ucraina...

Il  segretario della Nato Stoltemberg a Davos dichiara:

“La posizione della Nato è che l’Ucraina diventerà un membro della Nato. Quindi, ovviamente, l’obiettivo principale ora è sostenere l’Ucraina per garantire che l’Ucraina vinca la guerra e rimanga una nazione democratica, sovrana e indipendente in Europa. E questo è il motivo per cui i partner degli alleati della Nato stanno fornendo un supporto militare senza precedenti all’Ucraina”.

Oltre le parole di Stoltemberg ci sono le notizie che giungono dagli Usa e dalla Germania relativamente alle forniture di armamenti offensivi alle forze armate ucraine.

Secondo quanto riferisce il New York Times l’amministrazione Biden sta considerando la tesi secondo cui Kiev ha bisogno di potenza bellica per colpire la Crimea annessa dalla Russia dal 2014. Un cambiamento significativo sulla natura offensiva degli armamenti che gli Usa intendono fornire

all’Ucraina. Se ne discute in occasione della riunione a Ramstein, in Germania, del Gruppo di Contatto sull’Ucraina, Nel pacchetto, che comprende anche veicoli corazzati da combattimento, probabilmente gli Stryker prodotti dalla General Dynamics Land Systems, non dovrebbero però essere inseriti i carri armati M1 Abrams, il carro armato da 60 tonnellate in dotazione alle forze armate Usa.

La Gran Bretagna invierà 14 carri armati Challenger all’Ucraina, ma questi – secondo tutti gli analisti militari –  non saranno affatto sufficienti per un’offensiva ucraina in grande stile. Per costituire i dieci gruppi tattici e passare all’attacco, secondo l’International Institute for Strategic Studies, ne servono almeno 110. E gli ucraini vorrebbero i carri armati tedeschi “Leopard”, sia perché sono i più massicci in Europa, sia perché “è più semplice inviarli in Ucraina dal punto di vista logistico”, ha spiegato l’analista militare ucraino Oleksandr Kovalenko.

L’agenzia Agi riferisce che Armin Papperger, amministratore delegato di Rheinmetall, l’azienda che produce i Leopard, ha dichiarato alla Bild che, “anche se Berlino desse il via libera domani”, i primi Leopard 2 non potrebbero essere consegnati all’Ucraina prima del 2024”. L’unica soluzione praticabile, nel breve periodo, è consentire ai membri della Nato che hanno già Leopard tedeschi in dotazione, come la Polonia e la Finlandia, di inviarne alcuni a Kiev. Varsavia si è già detta disponibile a spedirne un battaglione. 

Il vicecancelliere Robert Habeck ha già fatto sapere di essere favorevole a consentire alla Polonia di cedere i Leopard all’Ucraina. 

Rivela Bild Zeitung, che una decisione viene portata nella riunione in programma a Ramstein oggi venerdì. La Cancelleria federale starebbe lavorando “in un circolo ristretto e con la massima segretezza” alla progettazione di un piano per l’invio di Leopard per l’Ucraina che coinvolge anche il ministro degli Affari speciali, Wolfgang Schmidt, e il nuovo ministro della Difesa Boris Pistorius.

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