domenica 20 novembre 2022

pc 20 novembre - Torino, al corteo studentesco lanci di uova e vernice contro la polizia. «No alla scuola del merito»

Torino, al corteo studentesco lanci di uova e vernice contro la polizia. «No alla scuola del merito»

Centinaia di ragazzi si sono radunati in piazza XVIII Dicembre: La protesta è rivolta contro la «scuola che esclude basandosi sulla competizione»

È partito alle 10 da piazza XVIII Dicembre il corteo con 400 studenti per «riportare la scuola al centro delle priorità del governo». La manifestazione è stata organizzata in contemporanea in oltre 20 piazze italiane per protestare contro le politiche governative e la "retorica del “finto merito”. 

Nel mirino degli slogan la misura dell’alternanza scuola-lavoro e il caro-istruzione. “No alla scuola dei padroni” è uno dei cori lanciati dagli studenti che si sono diretti verso corso Vittorio Emanuele paralizzando corso Bolzano.  Un cordone di polizia e carabinieri ha bloccato l'accesso al controviale del

corso impedendo ai manifestanti di raggiungere la sede del Ministero dell'Istruzione e del Merito. Dal corteo è partito un breve lancio di uova piene di vernice rossa contro le forze dell'ordine.

Poco prima, all'angolo con corso Vinzaglio è stata bruciata una scatola di cartone con il simbolo di Confindustria, nel mirino della protesta per le morti di tre studenti durante gli stage di alternanza scuola lavoro

Il corteo, dimezzato, con poco più di 200 persone, è terminato in piazza Castello con un ulteriore nuovo lancio di uova e vernice contro la polizia che ha imbrattato anche il Palazzo della Regione. 

Subito dopo gli studenti hanno dato inizio a un'assemblea nella piazza.

«Il ministero dell'istruzione del governo Meloni - affermano i dimostranti - è diventato il ministero «merito». A guidarlo Giuseppe Valditara, tra i responsabili della riforma Gelmini che tagliò 10 miliardi di euro alla scuola tra 2008 e 2010. Non c'è nessuna vera meritocrazia in un sistema scolastico con sempre meno diritto allo studio. Mediamente 100 mila studenti ogni anno abbandonano la scuola».

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