domenica 9 ottobre 2022

pc 9 ottobre - ESISTE UNA GRANDE DIFFERENZA TRA UNA MINACCIA ED UNA ESORTAZIONE...

L’edizione di sabato primo ottobre del quotidiano telematico fascista Secolo d’Italia contiene un articolo, di tale Giovanni Pasero, che dimostra inequivocabilmente l’assoluta ignoranza ed inadeguatezza di alcuni esponenti della dirigenza di Fratelli d’Italia.

Il caso è dato da due distinti episodi accaduti nella città di Torino, dove sono comparse altrettante scritte rivolte a Giorgia Meloni: l’una sulla vetrata di un ascensore della metropolitana in piazza XVIII Dicembre, “Meloni muori”, l’altra su un manifesto elettorale, ancora affisso davanti ad una scuola, decorato con il graffito “Appesa”.

Il fogliaccio, organo ufficiale della Fondazione Alleanza Nazionale, dà voce ad alcuni esponenti della cricca guidata da colei che dovrebbe diventare la nuova Presidente del Consiglio dei Ministri che non perdono occasione per dar vita al solito piagnisteo isterico, dimostrando anche una decisamente scarsa conoscenza della lingua italiana.

E’ il caso dell’assessore regionale alle politiche del Lavoro, la biellese – nativa del Comune di Ponderano – Elena Chiorino, che sostiene: «dopo una campagna elettorale al veleno prosegue l’ondata di odio contro Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia, arrivando addirittura a minacciare di morte la leader di FdI».

Come se non bastasse aggiunge, senza vergogna: «mi aspetto la ferma condanna di tutte le forze politiche verso quei delinquenti che inneggiano alla morte di Giorgia e la granitica presa di distanza anche e soprattutto da chi, quell’odio, lo ha fomentato».

Evidentemente la politicante laniera non conosce la lingua italiana; se così non fosse non scambierebbe un’esortazione per una minaccia: inveire contro qualcuno augurandogli la morte non equivale certamente a minacciarlo di provocarla, ma soltanto ad informarlo che sarebbe felice qualora tale evento si verificasse.

Bosio (Al), 09 ottobre 2022

Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova

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