Il governo Meloni si è insediato. Un nuovo governo dei padroni, in continuità coi governi dei padroni che l’hanno preceduto, in economia, sul terreno della guerra; mentre ha caratteristiche diverse di stampo clerico-fascista sono in materia di diritti civili, istituzioni, magistratura, così sull’accentuazione del nazionalismo/sovranismo di alcuni Ministeri e la rivalutazione in tutte le forme del fascismo sul fronte dell’ideologia, cultura.
Quindi è prevedibile che in economia avremo continuità nello scaricamento della crisi economica, energetica sui proletari e le masse popolari, con ulteriori attacchi su salario, condizioni di lavoro, lavoro e disoccupazione, scuola, sanità, servizi sociali.
Sulla guerra: avremo intervento e sostegno nel quadro Usa/Nato in Ucraina/Est Europa/Mediterraneo; corsa agli armamenti, aumento spese militari, economia di guerra conseguente.
Sulla guerra: avremo intervento e sostegno nel quadro Usa/Nato in Ucraina/Est Europa/Mediterraneo; corsa agli armamenti, aumento spese militari, economia di guerra conseguente.
L’aspetto clerico-fascista sarà netto e chiaro sul fronte dell’attacco al diritto d’aborto e ai diritti e libertà delle donne in generale, ‘Dio-padre-famiglia’, razzismo e politica anti immigrati.
Contro questo rafforziamo il lavoro verso le fabbriche, i settori proletari e poveri, organizzando e collegando le lotte come arma di riorganizzazione proletaria, di sottrazione del consenso al governo, di brodo di coltura della lotta politica contro il governo.
Su questo i nemici sono i collaborazionisti col governo, sindacati confederali.
Mentre gli amici ambigui sono il sindacalismo di base riformista, economicista.
La nostra risposta è la centralità operaia, il sindacalismo di classe, l’assemblea proletaria anticapitalista.
Su questo i nemici sono i collaborazionisti col governo, sindacati confederali.
Mentre gli amici ambigui sono il sindacalismo di base riformista, economicista.
La nostra risposta è la centralità operaia, il sindacalismo di classe, l’assemblea proletaria anticapitalista.
Sul fronte della guerra l’aspetto principale è l’agitazione e propaganda politica. Mozione operaia e proletaria da far sottoscrivere e approvare in assemblee; manifestazioni, da piccole a grandi, contro governo, Ministeri della guerra, industria bellica, Basi militari.
I nemici sono il fronte della pace, i filo ucraini-Zelensky, e come sempre gli economicisti.
Gli amici ambigui sono i filo Russia, filo Cina, gli anarchici essenzialmente antimilitaristi. In critica a queste posizioni, affermiamo senza ombra di dubbio che la Russia di Putin è un paese capitalista-imperialista e dittatura fascista, la Cina è un paese socialimperialista.
I nemici sono il fronte della pace, i filo ucraini-Zelensky, e come sempre gli economicisti.
Gli amici ambigui sono i filo Russia, filo Cina, gli anarchici essenzialmente antimilitaristi. In critica a queste posizioni, affermiamo senza ombra di dubbio che la Russia di Putin è un paese capitalista-imperialista e dittatura fascista, la Cina è un paese socialimperialista.
Sulle caratteristiche diverse di questo governo, diamo il massimo sostegno ai movimenti di lotta su questo terreno, movimento delle donne, movimenti e azioni antifasciste e antirazziste, settori studenteschi che rispondono con azioni e lotte.
Nemici sono i partiti parlamentari, associazioni e personalità ad essi legati.
Amici ambigui il femminismo piccolo borghese, i sostenitori della “non violenza”.
Nemici sono i partiti parlamentari, associazioni e personalità ad essi legati.
Amici ambigui il femminismo piccolo borghese, i sostenitori della “non violenza”.
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