Chi di voi conosce “la bestia”?
E’ stato definito così lo staff di 11 persone, che lavorano quotidianamente per costruire e perseguire la strategia mediatica di Salvini. Nulla è casuale in ciò che fa e dice il “capitano”. “La bestia” lavora ininterrottamente per esaltare la sua immagine, che è ancora più importante delle proposte politiche della Lega.
Ma non bastasse “la bestia”, adesso arrivano i dati dell’AGcom. La fotografia è amara e preoccupante.Dimostra quanto le TV pubbliche e private italiane forniscano una informazione sempre meno autonoma dal potente di turno.
Esaminando il mese di luglio 2019, nei TG delle 7 reti generaliste, Salvini ha fatto la parte del leone.
A Salvini sono stati dedicati 227 minuti. Vediamo gli altri.
Il premier Conte 146 minuti
Di Maio 93 minuti
Berlusconi 63 minuti
Zingaretti 53 minuti
E il Presidente Mattarella?
Quasi oscurato dal TG4, gli altri gli hanno dedicato 43 minuti.
Altri dati interessanti, tutti documentati dalle tabelle di monitoraggio.
Il TG1 ha dedicato lo stesso tempo al premier Conte ed ai 2 vice Salvini e Di Maio.
Il TG2 invece regala a Salvini il 24,23%, contro il 12% di Di Maio ed il 14% di Conte.
Il TG3 concede 9 minuti al premier Conte e 10 minuti ciascuno ai 2 vice.
Questo il bilancio delle reti pubbliche.
Certamente più scandaloso il comportamento delle TV commerciali.
TG4, TG5 e TG Italia1 hanno concesso complessivamente a Salvini 160 minuti di parola.
80 minuti a Conte
50 minuti a Berlusconi
43 minuti a Di Maio
25 minuti a Zingaretti
13 minuti al Presidente Mattarella.
Purtroppo non inverte la tendenza neppure il TG7 di Mentana.
5 minuti a Di Maio
6 minuti a Conte
2,5 minuti a Zingaretti
84 secondi a Mattarella
11 minuti a Salvini, che anche qui la fa da padrone.
Affido ad ognuno di voi le opportune riflessioni.
Personalmente, credo che queste scelte abbiano influenzato fortemente l’elettorato. Salvini ne ha tratto grandi vantaggi.
Ho ben chiaro, che non c’è stampa amica che possa far vincere un partito privo di idee e proposte.
Dopo di che è incontestabile che l’amplificazione che possono dare le TV è tale, da poter fare apparire grande anche un nano.
Il consenso che i sondaggi attribuiscono oggi alla Lega, ha cifre impressionanti. Supererebbero il doppio dei voti ottenuti con le elezioni politiche del 2018. Le elezioni europee sono state un campanello d’allarme.
Davvero qualcuno può pensare, che lo strano connubio tra “la bestia” e le TV generaliste, non abbia avuto un ruolo in questa impressionante ascesa?
A me Salvini non è mai piaciuto. Un Ministro degli Interni che chiede in un suo comizio pieni poteri, mi preoccupa assai.
Salvini indossa sempre la giacca con all’occhiello la spilla dell’Alberto da Giussano, simbolo della Lega. Libero di farlo nei suoi impegni di partito.
Diventa intollerabile ed ingiustificabile, quando presenzia ad incontri anche internazionali come rappresentante del Governo.
Salvini è in perenne campagna elettorale e questo lede fortemente il suo ruolo istituzionale di Ministro.
Salvini ha aperto una crisi di governo con grande disinvoltura e superficialità, ritenendo realizzabile ogni sua volontà.
Pretende elezioni anticipate, ma non ha fatto i conti con le reazioni delle altre forze parlamentari. Fra queste il Movimento 5 stelle.
Manie di grandezza evidenti, che potrebbero ritorcersi contro e ridimensionare la sua immagine di uomo forte e decisionista.
E’ stato definito così lo staff di 11 persone, che lavorano quotidianamente per costruire e perseguire la strategia mediatica di Salvini. Nulla è casuale in ciò che fa e dice il “capitano”. “La bestia” lavora ininterrottamente per esaltare la sua immagine, che è ancora più importante delle proposte politiche della Lega.
Ma non bastasse “la bestia”, adesso arrivano i dati dell’AGcom. La fotografia è amara e preoccupante.Dimostra quanto le TV pubbliche e private italiane forniscano una informazione sempre meno autonoma dal potente di turno.
Esaminando il mese di luglio 2019, nei TG delle 7 reti generaliste, Salvini ha fatto la parte del leone.
A Salvini sono stati dedicati 227 minuti. Vediamo gli altri.
Il premier Conte 146 minuti
Di Maio 93 minuti
Berlusconi 63 minuti
Zingaretti 53 minuti
E il Presidente Mattarella?
Quasi oscurato dal TG4, gli altri gli hanno dedicato 43 minuti.
Altri dati interessanti, tutti documentati dalle tabelle di monitoraggio.
Il TG1 ha dedicato lo stesso tempo al premier Conte ed ai 2 vice Salvini e Di Maio.
Il TG2 invece regala a Salvini il 24,23%, contro il 12% di Di Maio ed il 14% di Conte.
Il TG3 concede 9 minuti al premier Conte e 10 minuti ciascuno ai 2 vice.
Questo il bilancio delle reti pubbliche.
Certamente più scandaloso il comportamento delle TV commerciali.
TG4, TG5 e TG Italia1 hanno concesso complessivamente a Salvini 160 minuti di parola.
80 minuti a Conte
50 minuti a Berlusconi
43 minuti a Di Maio
25 minuti a Zingaretti
13 minuti al Presidente Mattarella.
Purtroppo non inverte la tendenza neppure il TG7 di Mentana.
5 minuti a Di Maio
6 minuti a Conte
2,5 minuti a Zingaretti
84 secondi a Mattarella
11 minuti a Salvini, che anche qui la fa da padrone.
Affido ad ognuno di voi le opportune riflessioni.
Personalmente, credo che queste scelte abbiano influenzato fortemente l’elettorato. Salvini ne ha tratto grandi vantaggi.
Ho ben chiaro, che non c’è stampa amica che possa far vincere un partito privo di idee e proposte.
Dopo di che è incontestabile che l’amplificazione che possono dare le TV è tale, da poter fare apparire grande anche un nano.
Il consenso che i sondaggi attribuiscono oggi alla Lega, ha cifre impressionanti. Supererebbero il doppio dei voti ottenuti con le elezioni politiche del 2018. Le elezioni europee sono state un campanello d’allarme.
Davvero qualcuno può pensare, che lo strano connubio tra “la bestia” e le TV generaliste, non abbia avuto un ruolo in questa impressionante ascesa?
A me Salvini non è mai piaciuto. Un Ministro degli Interni che chiede in un suo comizio pieni poteri, mi preoccupa assai.
Salvini indossa sempre la giacca con all’occhiello la spilla dell’Alberto da Giussano, simbolo della Lega. Libero di farlo nei suoi impegni di partito.
Diventa intollerabile ed ingiustificabile, quando presenzia ad incontri anche internazionali come rappresentante del Governo.
Salvini è in perenne campagna elettorale e questo lede fortemente il suo ruolo istituzionale di Ministro.
Salvini ha aperto una crisi di governo con grande disinvoltura e superficialità, ritenendo realizzabile ogni sua volontà.
Pretende elezioni anticipate, ma non ha fatto i conti con le reazioni delle altre forze parlamentari. Fra queste il Movimento 5 stelle.
Manie di grandezza evidenti, che potrebbero ritorcersi contro e ridimensionare la sua immagine di uomo forte e decisionista.
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