Con questo governo fascio-populista è calato ancora più pesantemente il silenzio sulle torture e l'omicidio del ricercatore Regeni, barbaramente trucidato dagli sgherri dei servizi di Al Sisi. A gennaio di quest'anno Di Maio dichiarò: "I rapporti commerciali con l'Egitto sono al minimo e lo saranno sempre di più".
Invece ora Confindustria e il Mise, il ministero di Di Maio, fanno sapere che l'export è aumentato (+ 1,8%) e gli scambi sono quasi al +7%, quindi grandi profitti sulle forniture belliche e sui contratti commerciali.
I familiari denunciano che "la situazione non è mai stata così negativa, l'ultima rogatoria non ha avuto risposta, non ci sono contatti con le procure" e purtroppo confidano ancora, nonostante tutto, nel ruolo dell'inutile Presidente del consiglio.
Per lo Stato imperialista italiano di prioritari e importanti sono solo i profitti e il sostegno ai governi asserviti come quello del boia Al Sisi, non contano di certo i diritti umani. In continuità con il governo Renzi, pure questo infame governo punta a seppellire ancora una volta l'orribile crimine del ricercatore universitario impegnato nelle lotte dei lavoratori egiziani
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