Il Pignone vuole recuperare 90mila euro per la maxi-causa
Carrara, 21 agosto 2019 -
Lavoratori malati: il
Nuovo Pignone presenta il conto. In questi giorni di
ferie e vacanze per molti, gli ex dipendenti della multinazionale (da
anni impegnati in una battaglia legale per vedersi riconosciuti i danni
per aver lavorato a contatto con l’amianto) si sono visti recapitare i
primi avvisi di precetto da quella che era la loro azienda.
Tra i destinatari della lettera anche gli eredi di Angelo Spigarolo il dipendente che raccontò a La Nazione
la sua odissea e morto pochi mesi fa per le
conseguenze di una malattia polmonare. Si tratta del primo passo formale
fatto dall’azienda per recuperare gli
oltre 90mila euro di spese legali che lo
scorso febbraio la Cassazione ha stabilito i 21 ex lavoratori dovranno rifondere al termine di una battaglia durata più di dieci anni.
scorso febbraio la Cassazione ha stabilito i 21 ex lavoratori dovranno rifondere al termine di una battaglia durata più di dieci anni.
Si certifica così una nuova rottura nella trattativa tra azienda ed
operai dopo che nei mesi scorsi sembrava si stessero aprendo degli
scenari di mediazione anche grazie all’intervento della politica e della
società civile. Lo stesso governatore
Enrico Rossi si era esposto in prima persona
annunciando anche il via di un protocollo per monitorare lo stato di
salute dei lavoratori attraverso uno studio epidemiologico dedicato.
Solo negli ultimi mesi, d’altronde, sono stati già due gli ex operai
morti per le conseguenze di malattie polmonari.
Da parte sua, invece, la
multinazionale aveva incontrato gli operai avanzando
la proposta di devolvere ad associazioni attive sul territorio il 20
per cento di quanto e lei dovuta per le spese legali. Un’offerta
accettata solo da una minoranza degli operai che in questi giorni si
sono visti arrivare gli avvisi di precetto. In totale sono state almeno
18 le lettere inviate ai dipendenti da parte della multinazionale.
«Questi avvisi– spiega l’avvocato Nicoletta Cervia che ha seguito
l’intera vicenda – sono arrivati proprio quando avevamo inoltrato altre
due richieste di danni per il mesotelioma. Tra questi anche uno dei miei
assititi che aveva già chiesto i danni morali e che poi ha scoperto di
essere malato. Con l’avviso di precetto si apre la procedura che porta
poi all’esecuzione da parte dell’azienda per riavere quanto dovuto,
passando anche per il pignoramento».
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