700 policiers de Portland sont intervenu samedi pour séparer
une manifestation fasciste d’une contre-manifestation antifa. Au début
des manifestations, des dalles de béton et une rangée de policiers ont
formé une barricade sur le pont Morrison, afin de séparer les fascistes,
côté sud de la rivière Willamette , des contre-manifestants, côté
nord. Mais des heurts ont eu lieu et des petites groupes se sont ensuite
dispersés pour s’affronter dans les quartiers ouest de la ville. Des
antifas ont attaqué au marteau un des bus amenant les manifestants
fascistes au rassemblement. Il y a eu six blessés et 13 arrestations. Le
rassemblement d’extrême droite était l’initiative des Proud Boys, des
suprématistes blancs connus pour leurs positions chauvines, misogynes et
racistes. Le rassemblement voulaient soutenir une résolution du Sénat
américain visant à qualifier les antifas de “terroristes nationaux”, une
résolution déposée par le républicain texan Ted Cruz. Trump a tweeté:
“Nous accordons une
attention particulière à la désignation d’ANTIFA comme” ORGANISATION DE TERREUR “. Portland est surveillé de très près. J’espère que le maire sera en mesure de bien faire son travail! “
scontri con gli antifascisti e 13 arresti
Cinquecento manifestanti di estrema destra
da una parte, centinaia di manifestanti antifascisti dall’altra,
tredici arresti, sei persone ferite negli scontri con la polizia e tra
gli attivisti delle due diverse fazioni.
“Basta terrorismo interno“, è lo slogan utilizzato dai gruppi di estrema destra che hanno convocato la manifestazione, non autorizzata. La frase non è riferita ai sempre più numerosi casi di mass shooting, una forma di terrorismo domestico che ha visto spesso protagonisti suprematisti bianchi e che, dall’inizio dell’anno, ha causato già 246 morti. Ma è riferita ai gruppi antifascisti che, secondo i militanti di destra, dovrebbero essere riconosciuti come terroristi domestici.Una richiesta che era già stata avanzata dal senatore texano Ted Cruz: l’ex candidato alle primarie del Partito Repubblicano, sconfitto da Donald Trump, a luglio ha infatti introdotto una risoluzione perché i membri del gruppo “Antifa” – che, si legge nel testo della risoluzione, “rappresentano l’opposizione agli ideali democratici di assembramento pacifico e del diritto di parola per tutti” e che sono “un’organizzazione terroristica composta da radicali odiosi e intolleranti che perseguono il loro programma estremo attraverso la violenza aggressiva” – vengano riconosciuti come terroristi.
La manifestazione, che ha riunito manifestanti di estrema destra provenienti da tutti gli Stati Uniti, è stata organizzata dai leader del gruppo Proud Boys, definita “organizzazione che incita all’odio” dall’ente di monitoraggio degli estremismi Southern Poverty Law Center. E ha visto i sostenitori di Trump sfilare con gruppi più radicali, tra cui Three Percenters, un gruppo di milizia “patriota” e la Guardia americana. Dall’altra, gruppi della sinistra radicale che avevano indetto una contromanifestazione: tra loro Rose City Antifa, che ha scritto online che i gruppi “far-right” intendono “portare la loro violenze a sfondo politico nelle nostre strade” e che bisogna “difendere Portland dai loro attacchi.
attention particulière à la désignation d’ANTIFA comme” ORGANISATION DE TERREUR “. Portland est surveillé de très près. J’espère que le maire sera en mesure de bien faire son travail! “
scontri con gli antifascisti e 13 arresti
“Basta terrorismo interno“, è lo slogan utilizzato dai gruppi di estrema destra che hanno convocato la manifestazione, non autorizzata. La frase non è riferita ai sempre più numerosi casi di mass shooting, una forma di terrorismo domestico che ha visto spesso protagonisti suprematisti bianchi e che, dall’inizio dell’anno, ha causato già 246 morti. Ma è riferita ai gruppi antifascisti che, secondo i militanti di destra, dovrebbero essere riconosciuti come terroristi domestici.Una richiesta che era già stata avanzata dal senatore texano Ted Cruz: l’ex candidato alle primarie del Partito Repubblicano, sconfitto da Donald Trump, a luglio ha infatti introdotto una risoluzione perché i membri del gruppo “Antifa” – che, si legge nel testo della risoluzione, “rappresentano l’opposizione agli ideali democratici di assembramento pacifico e del diritto di parola per tutti” e che sono “un’organizzazione terroristica composta da radicali odiosi e intolleranti che perseguono il loro programma estremo attraverso la violenza aggressiva” – vengano riconosciuti come terroristi.
La manifestazione, che ha riunito manifestanti di estrema destra provenienti da tutti gli Stati Uniti, è stata organizzata dai leader del gruppo Proud Boys, definita “organizzazione che incita all’odio” dall’ente di monitoraggio degli estremismi Southern Poverty Law Center. E ha visto i sostenitori di Trump sfilare con gruppi più radicali, tra cui Three Percenters, un gruppo di milizia “patriota” e la Guardia americana. Dall’altra, gruppi della sinistra radicale che avevano indetto una contromanifestazione: tra loro Rose City Antifa, che ha scritto online che i gruppi “far-right” intendono “portare la loro violenze a sfondo politico nelle nostre strade” e che bisogna “difendere Portland dai loro attacchi.
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