lunedì 30 giugno 2014

pc 30 giugno - Ancora e sempre guanti bianchi dei giudici contro i politici corrotti - la fogna Genova da Scaiola in poi

Spese pazze, Piredda non risponde a gip, ma non è più  ai domiciliari

Spese pazze, Piredda non risponde a gip, ma non è più ai domiciliariMaruska Piredda arriva a Palazzo di Giustizia

L'ex consigliera Idv a Palazzo di Giustizia. Dopo le dimissioni era stata già liberata Marylin Fusco, che ha scelto di non comparire.
Si è avvalsa della facoltà di non rispondere Maruska Piredda, la ex consigliera regionale dell'Idv in Liguria, ai domiciliari da tre giorni nell'ambito dell' inchiesta sulle spese pazze in Regione con l'accusa di peculato.
A fine mattinata il gip Roberta Bossi ha comuqnue annuinciato di aver accolto la richiesta di revoca della misura dopo le dimissione presentate in Regione.
Ha invece scelto di non comparire davanti al giudice Marylin Fusco (difesa dall'avvocato Stefano Savi del foro di Genova): nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari, disposta giovedì, è stata revocata ieri. Il giorno stesso dell'arresto sia Piredda (ex Idv poi confluita nel Gruppo misto, ndr) sia Fusco (ex Idv e poi Diritti e Libertà, ndr) hanno rassegnato le dimissioni dall'Assemblea legislativa ligure. 

Scajola, parla la moglie: "È dura, ma sto con lui"

L'ex ministro, ai domiciliari ad Imperia, passa ore in giardino. Lei: "Ho imparato la saggezza"

"Io sono solo Maria Teresa, moglie e madre". Dalla bella casa di famiglia sulle alture di Oneglia dove suo marito, l'ex ministro Claudio Scajola è agli arresti domiciliari da quindici giorni, dalla sera del 13 giugno quando è arrivato a casa, nell'auto guidata proprio da lei, dopo i 35 giorni a Regina Coeli, lei ribadisce: moglie e madre, ancora una volta. Moglie di un uomo politico arrestato con le accuse di aver aiutato fattivamente nella latitanza Amedeo Matacena, ex parlamentare pdl fuggito a Dubai. Ma in una vicenda in cui la figura centrale è Chiara Rizzo, la moglie di Matacena: un'amica in difficoltà da aiutare, come ha dichiarato Scajola, oppure molto di più, come hanno fatto capire sia la stessa Rizzo che gli avvocati di lei: di questo Maria Teresa non vuole assolutamente parlare. "Per quanto riguarda l'inchiesta io ne sono fuori e se ci sono degli errori, vedremo".
Ma sulla sua posizione è granitica: "Ho imparato l'arte della saggezza, e si prendono i pro e i contro. Fare la moglie di un ministro non è facile ed è per questo che ho sempre cercato di starmene al mio posto, anche un po' in ombra".
Ombre non certo facili da affrontare, quelle che da un mese e mezzo avvolgono il marito... "Per scacciare i brutti pensieri mi dedico ai miei studi, non solo l'arte ma anche il volontariato, faccio parte del Fai di Imperia per la conservazione del territorio" precisa lei, studiosa di storia dell'arte, un passato da docente, qualche fugace presenza in politica come assessore al micro-comune di Aurigo, nell'imperiese. Non parla del marito, che qualche immagine sfocata colta in giardino dove passa molte ore a coltivare rose e altre piante, ritrae invecchiato e affaticato.
Ma cos'è che più l'ha fatta soffrire, in questo periodo? "Forse gli attacchi alla famiglia. In queste situazioni, poi, si cerca sempre di colpire la famiglia. È difficile essere moglie e stare accanto ad una persona così carismatica ed è per questo che mi sono ritagliata il mio ruolo di madre e moglie al suo fianco. Per affrontare queste situazioni ci vuole cuore e cervello. lo stesso che ha messo lui in tutti questi anni".
Cuore e cervello: necessari per fare politica, il mondo dove la coppia, di fatto, ha sempre vissuto. E lei rialza la voce: "La politica è una cosa pericolosa dove, nel corso degli anni, ti fai tanti amici ma anche tanti nemici che poi si coalizzano contro di te. Fa male che poi, quando succedono queste cose, la gente si dimentica quello che è stato fatto prima".
Hanno davvero voltato tutti le spalle a u ministru, in quel di Imperia, o altrove? "No, no. La cosa che invece mi ha fatto piacere è stato ricevere o telefonate o biglietti da amici da persone che non vedevi o non sentivi da un po' di tempo. Gente che prega per me e per noi". Perché Maria Teresa Scajola, di suo molto religiosa ("la preghiera mi ha aiutato ma non voglio sbandierare la mia fede, è una cosa mia intima con cui i miei genitori mi hanno cresciuta ma che sento dentro di me") non lascia di un millimetro la sua linea di difesa della famiglia. Qualsiasi cosa sia accaduto. Ma davvero ce la fa, con queste accuse che coinvolgono anche la sua vita privata, con rivelazioni imbarazzanti finite sui giornali e in televisione? La risposta è lapidaria: "Lui è un padre affettuoso e un buon marito, dopo tanti anni di amore e matrimonio fa male vederlo trattato così".
A Villa Ninina non si può stare molto allegri, di questi tempi, ma "ovviamente c'è gente che sta peggio di noi, le "valli di lacrime " sono altre, c'è chi non ha lo stipendio o non trova lavoro". Però resta quel "senso di disagio" che è difficile da combattere. O no? "Io ho un ruolo difficile accanto a persona carismatica.
Cerco di trovare il buono in ogni cosa e imparare a discernere le cose. Anche usando la saggezza che è diversa dell'intelligenza. La saggezza è una cosa in più dell'intelligenza. cerco di "intellegere" per capire. Ma io sono sempre la stessa".

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