Spese pazze, Piredda non risponde a gip, ma
non è più ai domiciliari
Maruska Piredda arriva a Palazzo di Giustizia
L'ex
consigliera Idv a Palazzo di Giustizia. Dopo le dimissioni era stata già
liberata Marylin Fusco, che ha scelto di non comparire.
Si è avvalsa della facoltà di non rispondere Maruska
Piredda, la ex consigliera regionale dell'Idv in Liguria, ai domiciliari da tre
giorni nell'ambito dell' inchiesta sulle spese pazze in Regione con l'accusa di
peculato.
A fine mattinata il gip Roberta Bossi ha comuqnue
annuinciato di aver accolto la richiesta di revoca della misura dopo le
dimissione presentate in Regione.
Ha invece scelto di
non comparire davanti al giudice Marylin Fusco (difesa dall'avvocato Stefano
Savi del foro di Genova): nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti
domiciliari, disposta giovedì, è stata revocata ieri. Il giorno stesso
dell'arresto sia Piredda (ex Idv poi confluita nel Gruppo misto, ndr) sia Fusco (ex Idv e poi Diritti e Libertà, ndr) hanno rassegnato le dimissioni
dall'Assemblea legislativa ligure.
Scajola, parla la moglie: "È dura, ma sto con lui"
L'ex
ministro, ai domiciliari ad Imperia, passa ore in giardino. Lei: "Ho imparato la
saggezza"
"Io sono solo Maria Teresa, moglie e madre". Dalla bella
casa di famiglia sulle alture di Oneglia dove suo marito, l'ex ministro Claudio
Scajola è agli arresti domiciliari da quindici giorni, dalla sera del 13 giugno
quando è arrivato a casa, nell'auto guidata proprio da lei, dopo i 35 giorni a
Regina Coeli, lei ribadisce: moglie e madre, ancora una volta. Moglie di un uomo
politico arrestato con le accuse di aver aiutato fattivamente nella latitanza
Amedeo Matacena, ex parlamentare pdl fuggito a Dubai. Ma in una vicenda in cui
la figura centrale è Chiara Rizzo, la moglie di Matacena: un'amica in difficoltà
da aiutare, come ha dichiarato Scajola, oppure molto di più, come hanno fatto
capire sia la stessa Rizzo che gli avvocati di lei: di questo Maria Teresa non
vuole assolutamente parlare. "Per quanto riguarda l'inchiesta io ne sono fuori e
se ci sono degli errori, vedremo".
Ma sulla sua posizione è granitica: "Ho imparato l'arte
della saggezza, e si prendono i pro e i contro. Fare la moglie di un ministro
non è facile ed è per questo che ho sempre cercato di starmene al mio posto,
anche un po' in ombra".
Ombre non certo facili da affrontare, quelle che
da un mese e mezzo avvolgono il marito... "Per scacciare i brutti pensieri mi
dedico ai miei studi, non solo l'arte ma anche il volontariato, faccio parte del
Fai di Imperia per la conservazione del territorio" precisa lei, studiosa di
storia dell'arte, un passato da docente, qualche fugace presenza in politica
come assessore al micro-comune di Aurigo, nell'imperiese. Non parla del marito,
che qualche immagine sfocata colta in giardino dove passa molte ore a coltivare
rose e altre piante, ritrae invecchiato e affaticato.
Ma cos'è che più l'ha fatta soffrire, in questo periodo? "Forse gli attacchi alla famiglia. In queste situazioni, poi, si cerca sempre di colpire la famiglia. È difficile essere moglie e stare accanto ad una persona così carismatica ed è per questo che mi sono ritagliata il mio ruolo di madre e moglie al suo fianco. Per affrontare queste situazioni ci vuole cuore e cervello. lo stesso che ha messo lui in tutti questi anni".
Cuore e cervello: necessari per fare politica, il mondo dove la coppia, di fatto, ha sempre vissuto. E lei rialza la voce: "La politica è una cosa pericolosa dove, nel corso degli anni, ti fai tanti amici ma anche tanti nemici che poi si coalizzano contro di te. Fa male che poi, quando succedono queste cose, la gente si dimentica quello che è stato fatto prima".
Hanno davvero voltato tutti le spalle a u ministru, in quel di Imperia, o altrove? "No, no. La cosa che invece mi ha fatto piacere è stato ricevere o telefonate o biglietti da amici da persone che non vedevi o non sentivi da un po' di tempo. Gente che prega per me e per noi". Perché Maria Teresa Scajola, di suo molto religiosa ("la preghiera mi ha aiutato ma non voglio sbandierare la mia fede, è una cosa mia intima con cui i miei genitori mi hanno cresciuta ma che sento dentro di me") non lascia di un millimetro la sua linea di difesa della famiglia. Qualsiasi cosa sia accaduto. Ma davvero ce la fa, con queste accuse che coinvolgono anche la sua vita privata, con rivelazioni imbarazzanti finite sui giornali e in televisione? La risposta è lapidaria: "Lui è un padre affettuoso e un buon marito, dopo tanti anni di amore e matrimonio fa male vederlo trattato così".
A Villa Ninina non si può stare molto allegri, di questi tempi, ma "ovviamente c'è gente che sta peggio di noi, le "valli di lacrime " sono altre, c'è chi non ha lo stipendio o non trova lavoro". Però resta quel "senso di disagio" che è difficile da combattere. O no? "Io ho un ruolo difficile accanto a persona carismatica.
Cerco di trovare il buono in ogni cosa e imparare a discernere le cose. Anche usando la saggezza che è diversa dell'intelligenza. La saggezza è una cosa in più dell'intelligenza. cerco di "intellegere" per capire. Ma io sono sempre la stessa".
Ma cos'è che più l'ha fatta soffrire, in questo periodo? "Forse gli attacchi alla famiglia. In queste situazioni, poi, si cerca sempre di colpire la famiglia. È difficile essere moglie e stare accanto ad una persona così carismatica ed è per questo che mi sono ritagliata il mio ruolo di madre e moglie al suo fianco. Per affrontare queste situazioni ci vuole cuore e cervello. lo stesso che ha messo lui in tutti questi anni".
Cuore e cervello: necessari per fare politica, il mondo dove la coppia, di fatto, ha sempre vissuto. E lei rialza la voce: "La politica è una cosa pericolosa dove, nel corso degli anni, ti fai tanti amici ma anche tanti nemici che poi si coalizzano contro di te. Fa male che poi, quando succedono queste cose, la gente si dimentica quello che è stato fatto prima".
Hanno davvero voltato tutti le spalle a u ministru, in quel di Imperia, o altrove? "No, no. La cosa che invece mi ha fatto piacere è stato ricevere o telefonate o biglietti da amici da persone che non vedevi o non sentivi da un po' di tempo. Gente che prega per me e per noi". Perché Maria Teresa Scajola, di suo molto religiosa ("la preghiera mi ha aiutato ma non voglio sbandierare la mia fede, è una cosa mia intima con cui i miei genitori mi hanno cresciuta ma che sento dentro di me") non lascia di un millimetro la sua linea di difesa della famiglia. Qualsiasi cosa sia accaduto. Ma davvero ce la fa, con queste accuse che coinvolgono anche la sua vita privata, con rivelazioni imbarazzanti finite sui giornali e in televisione? La risposta è lapidaria: "Lui è un padre affettuoso e un buon marito, dopo tanti anni di amore e matrimonio fa male vederlo trattato così".
A Villa Ninina non si può stare molto allegri, di questi tempi, ma "ovviamente c'è gente che sta peggio di noi, le "valli di lacrime " sono altre, c'è chi non ha lo stipendio o non trova lavoro". Però resta quel "senso di disagio" che è difficile da combattere. O no? "Io ho un ruolo difficile accanto a persona carismatica.
Cerco di trovare il buono in ogni cosa e imparare a discernere le cose. Anche usando la saggezza che è diversa dell'intelligenza. La saggezza è una cosa in più dell'intelligenza. cerco di "intellegere" per capire. Ma io sono sempre la stessa".
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