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L'annullamento del vertice
europeo è una manifestazione di forza del movimento e di debolezza
del governo
Questa forza nasce dal messaggio lanciato forte e chiaro nella manifestazione nazionale del 12 aprile e del suo assedio al Ministero del lavoro e dell'economia e dalla tenuta del movimento di lotta in alcune città importanti.
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Il movimento di lotta attuale è l'unica espressione attualmente visibile e organizzata, della ribellione del NONVOTO, con un astensionismo in tutte le sue forme che ha sfiorato il 50% alle elezioni europee.
Noi non possiamo, nè dobbiamo limitarci
al discorso casa, redidto, lavoro... perchè sarebbe economicista, e non
contrasterebbe tutta la politica del governo. Noi dobbiamo combattere con le parole e nella pratica l'idea che questo
governo sarebbe ampiamente sostenuto dalle masse. Renzi si regge su poco più del
20%, i suoi ministri non rappresentano nessuno; Renzi ha fatto il
pieno dei voti di vera destra di governo di padroni, finanza, vaticano, grande stampa, maggioranza dei partiti parlamentari e apparati di consenso confederali.
La validità del movimento
su casa, reddito, lavoro non sta solo nel difendere le
rivendicazioni ma nel rappresentare di fatto una vera opposizione: "il 1° partito in Italia", in quel quadro di circa il 50% della popolazione che non
ha votato.
Noi facciamo parte di
questo 50%, di questo 1° “partito”.
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Il movimento in corso
svolge obiettivamente una funzione generale, unico movimento che si
oppone, che rappresenta oggettivamente l'interesse generale delle masse sfruttate e povere del nostro paese.
Ma questa funzione obiettiva deve trasformarsi in coscienza soggettiva e
devono essere i comunisti a portare avanti a livello soggettivo questa battaglia. Ma i comunisti lo
possono fare se hanno prestigio agli occhi delle masse,
perchè stanno già dando battaglia su tutto e rappresentano settori
del movimento in lotta.
Quindi noi dobbiamo diventare più forti, più chiari nel nostro ruolo di avanguardia dello scontro contro padroni, governo e gli apparati repressivi dello Stato
In questo quadro, non siamo per niente interessati alla manifestazione di Roma del 28 giugno di quelli del cosiddetto 'controsemestre europeo'. E' la manifestazione di coloro che hanno criticato in forme liquidazioniste il 12 aprile e che fanno questa manifestazione per togliere forza a quella che doveva essere la manifestazione di
Torino dell'11 luglio, o perfino darsi un alibi per non mobilitarsi realmente e alla fine per non esserci.Quindi noi dobbiamo diventare più forti, più chiari nel nostro ruolo di avanguardia dello scontro contro padroni, governo e gli apparati repressivi dello Stato
21 giugno 2014
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