sabato 21 giugno 2014

pc 21 giugno - Da una relazione di proletari comunisti a un attivo a Taranto

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L'annullamento del vertice europeo è una manifestazione di forza del movimento e di debolezza del governo
Questa forza nasce dal messaggio lanciato forte e chiaro nella manifestazione nazionale del 12 aprile e del suo assedio al Ministero del lavoro e dell'economia e dalla tenuta del movimento di lotta in alcune città importanti.
Il movimento di lotta attuale è l'unica espressione attualmente visibile e organizzata, della ribellione del NON
VOTO, con un astensionismo in tutte le sue forme che ha sfiorato il 50% alle elezioni europee.
Noi non possiamo, nè dobbiamo limitarci al discorso casa, redidto, lavoro... perchè sarebbe economicista,  e non contrasterebbe tutta la politica del governo. Noi dobbiamo combattere con le parole e nella pratica l'idea che questo governo sarebbe ampiamente sostenuto dalle masse. Renzi si regge su poco più del 20%, i suoi ministri non rappresentano nessuno; Renzi ha fatto il pieno dei voti di vera destra di governo di padroni, finanza, vaticano, grande stampa, maggioranza dei partiti parlamentari e apparati di consenso confederali.
La validità del movimento su casa, reddito, lavoro non sta solo nel difendere le rivendicazioni ma nel rappresentare di fatto una vera opposizione: "il 1° partito in Italia", in quel quadro di circa il 50% della popolazione che non ha votato.
Noi facciamo parte di questo 50%, di questo 1° “partito”.
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Il movimento in corso svolge obiettivamente una funzione generale, unico movimento che si oppone, che rappresenta oggettivamente l'interesse generale delle masse sfruttate e povere del nostro paese.
Ma questa funzione obiettiva deve trasformarsi in coscienza soggettiva e devono essere i comunisti a portare avanti a livello soggettivo questa battaglia. Ma i comunisti lo possono fare se hanno prestigio agli occhi delle masse, perchè stanno già dando battaglia su tutto e rappresentano settori del movimento in lotta. 
Quindi noi dobbiamo diventare più forti, più chiari  nel nostro ruolo di avanguardia dello scontro contro padroni, governo e gli apparati repressivi dello Stato
In questo quadro, non siamo per niente interessati  alla manifestazione di Roma del 28 giugno di quelli del cosiddetto 'controsemestre europeo'. E' la manifestazione di coloro che hanno criticato in forme liquidazioniste il 12 aprile e che fanno questa manifestazione per togliere forza a quella che doveva essere la manifestazione di Torino dell'11 luglio, o perfino darsi un alibi per non mobilitarsi realmente e alla fine per non esserci.

proletari comunisti - PCm Italia
21 giugno 2014 

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