lunedì 16 giugno 2014

pc 16 giugno - India - elezione di Modi - documento del CC del PCI maoista - maggio 2014

Comitato Centrale
Partito Comunista d’India (maoista), 

Comunicato 19 maggio 2014

La vittoria del BJP  di Narendra Modi significa più sfruttamento, oppressione e fascismo in tutto il paese!
Costruiamo la lotta più ampia per respingere la minaccia dei fascisti indù bramini unendo tutte le forze rivoluzionarie e democratiche!
Il presunto processo democratico più grande del mondo, le sedicesime elezioni Loksabha, sono state in forme senza precedenti, con un processo in nove fasi. Sono stati messi in campo 7 milioni di funzionari elettorali e ulteriori milioni di uomini armati. Per questo processo sono stati spesi fondi pubblici appartenenti al popolo per centinaia di miliardi di rupie. La Commissione elettorale ha affermato che era necessario per garantire elezioni “libere, giuste e imparziali”. Tra le masse c’era grande rabbia contro la farsa delle elezioni parlamentari. Il nostro partito il PCI (Maoista) insieme ai movimenti di liberazione nazionale del Kashmir e ad alcune forze dal Nord Est, in particolare in Manipur, hanno chiamato a boicottare queste elezioni farsa. È solo per sopprimere la crescente rabbia del popolo contro queste elezioni che nel periodo elettorale questa massa di forze armate è stata schierata in tutto il paese, in particolare nelle regioni dove si sviluppano le lotte popolari. Le elezioni si sono svolte come un esercitazione di guerra, sotto la supervisione e il controllo delle forze armate indiane.
Dopo le quindicesime elezioni Loksabha del 2009, la Commissione elettorale ha realizzato manovre di ogni genere, in forme anche nuove e in misura senza precedenti, per incitare il popolo di tutto il paese a votare e aumentare la percentuale totale di voto, manovre che sono continuate anche per le elezioni di quest’anno. Dietro le quinte, le agenzie imperialiste hanno profuso ogni tipo di sforzo per realizzare il processo elettorale e grazie a questi aiuti le grandi società nazionali si sono gettate direttamente nella mischia elettorale per esaltare l’importanza del “diritto di voto”. Come al solito , i partiti parlamentari hanno usato i media per fare al popolo false promesse.
Hanno creato un clima di grande illusioni imposto con una campagna incalzante sull’importanza delle elezioni parlamentari. Nelle regioni dove le masse sono più critiche verso il sistema parlamentare, queste hanno subito grandi pressioni perché esprimessero il loro voto. È stato detto che la Commissione elettorale ha profuso enormi sforzi per realizzare con successo le elezioni e che ha tenuto sotto controllo il peso del denaro e della forza bruta. A smentita di queste dichiarazioni, tutti i partiti hanno candidato faccendieri, gangster e criminali. Non un solo partito ha fatto propri e messo in agenda i problemi fondamentali affrontati dalle masse popolari e dal paese. In campagna elettorale i partiti e candidati in lizza si sono concentrati piuttosto nell’ attaccarsi a vicenda, denunciando e smascherando loro stessi la loro natura antipopolare, reazionaria e affarista, gli scandali e la corruzione.
Fondi nere, forza bruta, religione, casta, regionalismo, alcol, droghe e altre lusinghe o violenze sono stati ampiamente utilizzati da tutti i partiti e candidati. Ad esempio, durante le elezioni la polizia ha sequestrato in tutto il paese più di 2 miliardi di rupie in contanti e oltre 20 milioni di litri di alcolici che stavano per essere distribuiti tra gli elettori. È facile immaginare che questa sia solo la punta di un iceberg. I media hanno rivelato che solo per la propaganda di Narendra Modi sono stati spesi oltre 3 miliardi di rupie. Violando impunemente il limite ufficiale alle spese elettorali di 700mila rupie per candidato, ogni candidato in queste elezioni ha speso in media di 80 milioni di rupie. Questi fatti rivelano chiaramente la natura di farsa delle cosiddette elezioni parlamentari più grandi del mondo.
Negli ultimi dieci anni di potere, il Congresso ha svolto un ruolo anti-popolare, reazionario e ha tradito il popolo attuando aggressivamente su larga scala politiche a vantaggio di imperialisti e classi dominanti. Il Congresso ha commesso ogni tipo di reati contro il paese e il suo popolo. Come risultato, in questa elezione i suoi seggi si sono ridotti a meno di cinquanta, fatto senza precedenti - la peggiore sconfitta elettorale mai subita in tutta la sua storia. Approfittando della rabbia popolare repressa contro il Congresso, il BJP, sotto la guida di Modi, si è imposto come il primo partito, Congresso escluso, a conquistare una netta maggioranza in parlamento, con 282 seggi, e insieme all’alleato NDA ha conquistato 334 seggi su di 543. Ancor prima della convocazione delle elezioni, un gran numero di forze paramilitari sono state dispiegati in aggiunta alle forze armate, intensificando le operazioni di accerchiamento e rastrellamento in tutte le regioni di attività rivoluzionarie di 14 stati, nelle regioni delle lotte di liberazione nazionale in Kashmir e nel Nord Est e in altre regioni in cui si sviluppano movimenti di resistenza popolare.
La campagna repressiva di portata nazionale prolungata, una settimana dal 26 dicembre 2013 al 1° gennaio 2014 è stata scatenata in 9 stati con oltre 40000 tra paramilitari e polizie locali che si sono aggiunti ai militari. La seconda campagna repressiva è durata dal 19 al 27 marzo 2014, con più di centomila truppe paramilitari e 6000 commandos, che hanno utilizzato quattro aerei spia israeliani, un gran numero di veicoli a prova di mina dotati di radar, ecc, guidati da 70 Ispettori generale per nei sei stati in cui è attivo il movimento maoista. Lo scopo di queste campagne controrivoluzionarie era sopprimere il movimento e creare nel popolo il terrore bianco per poter tenere le loro elezioni “democratiche”. Nelle regioni dei movimenti di liberazione rivoluzionari e nazionali, queste truppe hanno ucciso decine di attivisti politici, combattenti per la liberazione e gente comune.
Molti attivisti politici e gente comune sono stati catturati e torturati. Non sono stati risparmiati neppure donne, bambini e anziani. Interi villaggi sono stati attaccati e gli abitanti puniti in massa con pestaggi spietati. Sono state elezioni condotte a mano armata, scatenando e diffondendo il terrorismo di stato. Il tutto lo stato del Kashmir il 21 aprile è stato proclamato e osservato con successo un bandh per protesta contro gli arresti dei dirigenti della Hurriyat Conference, che avevano fatto appello al boicottaggio elettorale. In tutta la valle del Kashmir ci sono stati, da una parte bandh e proteste contro le atrocità e la repressione dell'esercito indiano e delle altre forze dello Stato, e, dall’altro, repressione di Stato accompagnata da coprifuoco. I Kashmiri combattuto battaglie coraggiose, lanciando pietre contro l'esercito e le forze paramilitari armati di fucili, sfidando il coprifuoco e gli altri divieti.
Nonostante l’uso di coercizione e minacce su larga scala, che hanno creato un clima di terrore, la percentuale di voto è sceso ben al di sotto dell'obiettivo del 90 per cento che si era posto la Commissione elettorale. Secondo i rapporti ufficiali, solo il 66 per cento degli elettori ha espresso il proprio voto. La percentuale di voto reale, tuttavia, è molto inferiore se si tiene conto della percentuale di voti truccati e schede false. Fiumi di denaro, forza bruta, apparati dello Stato e forze armate sono stati aggressivamente utilizzati per frodi elettorali che hanno coinvolto tutti i principali partiti parlamentari. Nonostante l’uso di elicotteri e velivoli della Indian Air Force e di compagnie private indiane e straniere per trasportare funzionari e materiali elettorali, nelle aree in cui i movimenti di liberazione rivoluzionari e nazionali sono forti molti seggi elettorali sono stati spostati presso stazioni di polizia e campi paramilitari col pretesto che tenere le elezioni in quelle zone era difficile. Tanti i voti falsi registrati in questi seggi.
Ciononostante, in Dandakaranya, Bihar, Jharkhand, Odisha, alla frontiera Andhra-Odisha e nelle altre aree dove sono presenti i comitati popolari rivoluzionari e il movimento maoista è forte nel 5%-20% delle sezioni il voto non ha avuto luogo. In Kashmir, nonostante il terrore di stato imposto prima delle elezioni, secondo i rapporti ufficiali c’è stato solo il 27% di voto. Durante tutto il periodo delle elezioni, il grido “Azad Kashmir” ha risuonato ancora una volta risuonava in tutta la valle. La 'alternativa' NOTA [nessuno voto] è stata introdotta per negare al popolo il “diritto a sottrarsi”. Causa la mancanza di alternative e le minacce dei partiti politici e delle forze armate, più di 10 milioni di elettori hanno scelto l’opzione NOTA. Questo soprattutto perché quanti hanno scelto di non votare sono stati bollati come terroristi o maoisti.
Nelle regioni dei movimenti di liberazione nazionale rivoluzionari, aderendo all’appello al boicottaggio elettorale, tra gli abitanti di queste zone e delle aree in cui sono attivi movimenti democratici e contro le deportazioni, numeri significativi di persone hanno respinto queste elezioni farsa per protesta contro la politiche antipopolari dei governi e la loro repressione. Il CC del PCI (maoista) rivolge a tutti loro il suo saluto rivoluzionario per aver osato sfidare lo Stato e boicottare le elezioni pur di fronte a gravi minacce e intimidazioni. Nelle campagne difensive contro le forze reazionarie, i combattenti rossi del nostro EGPL ha condotto molti attacchi eroici in Dandakaranya (Chhattisgarh, Maharashtra), Bihar, Jharkhand, Odisha, alla frontiera Andhra-Odisha e in altre regioni, infliggendo un gran numero di perdite alle truppe nemiche e requisendo molte armi e munizioni.
È però motivo di grande rammarico il fatto che le forze del nostro EGPL abbia preso in imboscata veicoli che trasportavano funzionari elettorali, scambiandoli per mezzi della polizia. Alcuni impiegati impegnati nel servizio elettorale sono rimasti feriti o uccisi a causa di questi errori. Le unità del nostro partito coinvolte hanno già chiesto scusa per questi sfortunati incidenti. Ancora una volta esprimiamo al popolo le nostre scuse per questi incidenti e il nostro sincero cordoglio ai parenti e amici delle vittime. Il BJP ha dichiarato di aver ottenuto in queste elezioni farsa una vittoria storica senza precedenti. Ma, complessivamente i voti che hanno ottenuto non superano il 35%.
Non può esservi fallimento più grande per la cosiddetta democrazia più grande del mondo di un partito che rivendica una 'vittoria storica' per aver conquistato appena il 35% dei voti degli aventi diritto. Ancora una volta sono saliti al potere faccendieri, gangster e criminali, mostrando la natura farsesca del sistema parlamentare. Narendra Modi era stato candidato premier del BJP dal Sangh Parivar e ha contato sul sua e pieno appoggio e partecipazione alla campagna elettorale. Comunque sia, sotto la guida di Modi il BJP ha ottenuto una vittoria senza precedenti. D'altra parte, l'UPA guidata dal Congresso ha subito una sconfitta umiliante.
Durante del governo dell’UPA, sono state applicate su larga scala politiche neo-liberiste in economia, politica, società, cultura e ambente, corruzione e scandali si sono manifestati in misura senza precedenti, i prezzi sono saliti alle stelle, l'accesso all'assistenza sanitaria e all'istruzione si è molto ristretto, la mancanza di protezione sociale, l’elevato tasso di disoccupazione, i licenziamenti di lavoratori, suicidi di contadini, atrocità e violenze sulle donne, l’aumento della disuguaglianza sociale, la fame, le atrocità sui dalit da parte del castismo bramino, la repressione dei diritti delle nazionalità oppresse, la negazione del jal-jangal-zameen e haq-adhikar aur izzat per gli adivasi e gli oppressi, repressione di stato contro movimenti anti-deportazione e i movimenti indipendentisti, in particolare in Telangana e Gorkhaland, la devastazione ambientale dilagante, ecc, tutto questo ha fatto accumulare la rabbia popolare contro il Congresso e i suoi alleati.
La rabbia delle masse contro il governo UPA e la campagna anti-corruzione avviata da Anna Hazare-Aam Aadmi Party (AAP) sono state utilizzate con successo dal BJP per la vittoria elettorale. Da dietro le quinte, BJP e RSS hanno orchestrato gli attacchi anti-musulmani e agitato lo sciovinismo religioso indù in tutto il paese, in particolare con gli attentati di Muzaffarnagar e Samli, in UP. Il RSS ha avuto un ruolo centrale in questi. Nel Nord Est, in particolare in Assam, il BJP è riusciti in certa misura a mobilitare gli indù contro gli immigrati musulmani dal Bangladesh e a raccoglierne il voto. Tutto ciò dimostra quanto sia falsa la pretesa del BJP di aver guadagnato voti in tutti i settori sociali, al di là delle divisioni di religione, casta, comunità, genere, ecc. È un fatto che il BJP non ha ottenuto voti tra la maggioranza dei musulmani e dalit.
Che dietro la vittoria del BJP non ci sia nessuna “onda lunga” per Modi a livello è dimostrato dai risultati delle elezioni in Kerala, Odisha, Bengala, Tamil Nadu, Telangana, Seemandhra, ecc, dove BJP non è andato bene. In Tripura, Arunachal Pradesh e anche in Sikkim hanno vinto partiti non NDA (l’Alleanza elettorale di Modi). L’onda lunga Modi è un’invenzione delle grandi multinazionali e dei loro media. Narendra Modi è stato proposto da imperialisti, multinazionali, grande borghesia burocratica e compradora e latifondisti per deviare l'ira popolare contro le politiche neo-liberiste delle classi dominanti e inaugurare un fascismo alla Hitler che serva più efficacemente i propri interessi. Infatti, il Congresso era stato completamente smascherato e screditato come partito completamente anti-popolare, reazionario e corrotto. Percependo la rabbia popolare, le classi dominanti indiane e gli imperialisti hanno proposto un altro partito della classe dominante, il BJP e Narendra Modi al posto di Manmohan Singh come alternativa, solo per ingannare il popolo dare illusioni parlamentari per altri cinque anni.
In Rajasthan, Gujarat, Seemandhra, Delhi e in diverse altri stati, i componenti dell’UPA e in particolare il Congresso sono stati cancellati da queste elezioni. Nella maggior parte degli altri stati Congresso si è ridotto a pochissimi seggi. Nonostante la sua retorica riformista, l’AAP non è riuscita ad affermarsi perché mancava una posizione chiara sui problemi fondamentali del popolo e del paese e le questioni urgenti della gente comune. Anche SP, BSP, RJD, JD (U), DMK, il Fronte di Sinistra guidato dal PCI (marxista) e da altre forze regionali, che avevano sostenuto le stesse politiche del governo di Manmohan Singh, corresponsabili di corruzione, sfruttamento repressione e opportunismo, hanno dovuto subire una cocente sconfitta. In particolare, DMK, BSP e National Conference sono stati cancellati e non hanno ottenuto una presenza in parlamento.
In Odisha il BJD è salito al potere per la quarta volta grazie all’assenza di una vera opposizione parlamentare. In Andhra Pradesh e Telugu, Desam Party e TRS hanno vinto approfittando della rabbia del popolo contro il Congresso. In Kashmir, National Conference ha pagare il prezzo della sua collusione col partito del Congresso e le sue politiche per spezzare e liquidare il movimento di liberazione nazionale del Kashmir. Dopo essersi assicurata da solo la maggioranza in Parlamento sotto la guida di Modi, il BJP si mostra magnanimo nella vittoria e promette di tenere con sé gli alleati della NDA. Ha promesso di lavorare anche per quegli elettori e settori sociali che non hanno votato per lui. Modi stesso nel suo discorso al popolo dopo la vittoria elettorale ha detto che “è una vittoria della nazione” che “l'India sarà resa autosufficiente" e che "Acche din anewale hai" (giorni buoni giorni verranno).
Ascoltandolo, alcuni si illudono che sia l’inizio di un “buon governo” e che Modi porterà il “cambiamento”. Alcuni sono tanto ingenui da credere che il BJP non governerà sulla base del suo programma fascista indù, come ha fatto in Gujarat, ma per un programma di sviluppo. Alcuni credono che si sono lasciati alle spalle i giorni del pogrom del 2002 in Gujarat e che sotto il governo NDA di Modi tutti i settori e le comunità saranno trattati allo stesso modo, che la corruzione sarà messa sotto controllo, che saranno create opportunità di lavoro, che sarà garantita la sicurezza delle donne, ecc. Ma né Modi né gli altri difensori della Hindutva braminica non potranno mai soddisfare queste aspirazioni.
Al contrario, le politiche neoliberiste attuate dal governo UPA saranno perseguite in modo ancora più aggressivo dal governo NDA guidato da Modi. Le condizioni delle masse peggioreranno ulteriormente, su tutti i fronti. La netta maggioranza dell’NDA in parlamento sotto la guida di Modi, l'assenza di una forte opposizione parlamentare e, soprattutto l’agenda della Hindutva RSS/BJP sono foriere di nuovi attacchi fascisti. Il governo a direzione BJP non ci metterà molto a mostrare il suo vero volto fascista, filo-imperialista, anti-federale ed espansionista, usando il mandato popolare per giustificare le sue azioni contro il popolo. Operai, contadini, musulmani, dalit e le altre masse sfruttate presto si troveranno oggetto di crescente persecuzione mentre il governo BJP scoprirà la sua faccia fascista. Modi e soci, I grandi compradores e latifondisti stanno propagandando il suo “modello Gujarat” nel tentativo di creare illusioni tra le masse.
Il vero significato del modello Gujarat, che si dice sia stato “il laboratorio per la Hindutva”, è la soppressione di ogni forma di dissenso, compreso quello di operai, contadini, minoranze religiose, in particolare i musulmani, e altri settori sfruttati e oppressi della società. Significa repressione e controllo di ogni dissenso, dall'opposizione come dal loro stesso e campo, apertura alle grandi imprese nazionali e internazionali perché saccheggino a loro piacimento, e altre misure simili. Oltre a ciò, “modello Gujarat” significa uso Goebblesiano dei mass media in per presentare l'immagine di un leader dalla volontà di ferro e di un partito forte in grado di risolvere tutti i problemi della gente. Il Gujarat di Modi è un modello di governo fascista che ora si estende a tutto il paese e estende la sua minaccia espansionistica in tutto il sub-continente Sud-asiatico.
Il manifesto elettorale del BJP non dimentica di menzionare la sua agenda anti-islamica, anti-Kashmir e pro-Hindutva. Tra l’altro, promette di abolire l'articolo 370, di imporre l’Uniform Civil Code e di costruire il tempio di Ram. Ciò costituisce una minaccia per il popolo indiano e per guerra rivoluzionaria agraria armata, per le minoranze religiose e le nazionalità oppresse, per i dalit e le altre comunità oppresse. L’emergere del fascismo per superare la crisi e contrastare la crescita dei movimenti rivoluzionari, di liberazione nazionale e democratici, nel contesto dell’approfondirsi dell’imperialismo è un fenomeno in crescita in tutto il mondo nell’epoca attuale. Per applicare efficacemente le politiche neo-liberiste, gli imperialisti ei loro alleati cercano di stabilire forme di governo neo-fasciste. Questo lo si può vedere anche in India.


È una sfida che le forze rivoluzionarie e democratiche e le masse del nostro paese hanno di fronte. Ecco perché le masse sfruttate dell’India, le nazionalità oppresse, i singoli e le organizzazioni patriottiche e popolari, gli studenti e i giovani, gli intellettuali e le altre forze progressiste devono comprendere la grave minaccia rappresentata dalla crescita del fascismo indù braminico. 

La costruzione di ampi e poderosi movimenti di massa, unendo tutte le forze, gli individui e le organizzazioni rivoluzionarie e democratiche e le vaste masse contro tutte le classi dominanti, in particolare contro il fascismo zafferano, è un compito importante di fronte a noi. 
 Allo stesso tempo, occorrono lotte per risolvere i problemi fondamentali che le masse affrontano ogni giorno. 
Senza lotte il popolo non può conquistare nessun diritto

Solo unendo tutte le forze il lotta e difendendo, intensificando e ampliando la guerra popolare di lunga durata e portando a compimento la rivoluzione di nuova democrazia, con la rivoluzione armata nelle campagne come suo asse, potranno essere risolti i problemi fondamentali del popolo e del nostro paese e saranno sradicate tutte le male piante reazionarie, fasciste controrivoluzionarie.

(Abhay)

Portavoce, Comitato Centrale, PCI (Maoista)

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