L'Aquila - Licenziamenti al Brico io
L’Azienda ha ieri sancito una
prima fase di licenziamenti plurimi individuali per “giustificato motivo
oggettivo” (ossia per motivi economici-organizzativi) manifestando un’”ingiustificata
rigidità nell’adozione di strumenti che avrebbero consentito il mantenimento
del livello occupazionale e una proporzionale riduzione dei costi sostenuti.”
Sembra una contraddizione in
termini, ma è quanto emerge, nero su bianco, sui verbali di conciliazione di 4
ex lavoratrici e lavoratori dell’Aleandri Bricolage srl
Ma facciamo un passo indietro, lo
facciamo non solo per i lavoratori licenziati, ma per quelli che restano e per
i consumatori dell’Aleandri Bricolage srl, che quando entreranno al negozio
troveranno ancora meno personale a servirli, ancora meno merce sugli scaffali,
ancora prezzi toppo alti…
Agitando lo spauracchio della
cassa integrazione, a gennaio di quest’anno l’azienda ha deciso in maniera
unilaterale di applicare una riduzione orizzontale dell’orario di lavoro
(R.O.L.), dilatando il tempo di lavoro su 6 giorni settimanali e concentrando
il carico dello stesso. I benefici derivanti dalle ore di permesso maturate dai
lavoratori sono stati assorbiti dall’azienda e la possibilità di organizzare il
proprio tempo libero è diventata un sogno.
Alla richiesta di un confronto
con i lavoratori e le relative O.S. nel tentativo di disciplinare questa
flessibilità, l’azienda ha risposto con inspiegabile rigidità e invece di
considerare la ricerca di ammortizzatori sociali per evitare i licenziamenti e
ridurre i costi del personale, è passata direttamente alle misure repressive,
con l’applicazione della flessibilità selvaggia e un primo ciclo di
licenziamenti.
Non sono bastati i R.O.L. e, per
ammissione aziendale in sede conciliativa, forse non basteranno neanche 4
licenziamenti a “sanare” l’azienda (o a saziarla, temiamo)! Come dire che al
Brico io si licenza a tempo indeterminato.
Il rifiuto aziendale di ogni
forma di ammortizzatore sociale per il recupero di un’attività che rappresenta una
risorsa importante nel tessuto sociale ed economico di questo territorio, la ricetta
di Aleandri Bricolage srl per “ridurre l’orario di lavoro a parità di salario”,
si è rivelata di fatto una manovra decisa unilateralmente dall’azienda per
scaricare sui lavoratori i costi di una crisi, non solo economica, ma
democratica, di cui i lavoratori non hanno colpa.
Lo Slai Cobas per il sindacato di
classe respinge con forza questa manovra, impugnerà i licenziamenti e darà
battaglia affinché vengano ritirati, in quanto li consideriamo illegittimi e
ingiusti
Al messaggio di speranza,
lanciato da A. Aleandri come una estrema unzione alla commissione di
conciliazione (“Speriamo che il mercato riparta e se riparte, i lavoratori
licenziati saranno i primi ad essere riassorbiti”) rispondiamo che “La speranza
è una trappola inventata dai padroni” (M. Monicelli) e invitiamo tutti i
lavoratori alla lotta e alla solidarietà con gli operai licenziati
L’Aquila, 18.06.2014
Slai Cobas per il sindacato di
classe, RSA: Luigia De Biasi
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