11 Luglio: la prefettura di Torino si prepara
Dopo
le ultime voci di corridoio che mettevano in dubbio lo svolgimento del
summit europeo sull'occupazione giovanile dell'11 luglio a Torino,
quest'oggi arriva la notizia di un incontro in prefettura svoltosi ieri
nella capitale piemontese, un vertice che ha voluto definire le basi per
il raggiungimento dell'obiettivo di proteggere e servire i 28 capi di
Stato che si troveranno a Torino in quel giorno e che, stando ad alcuni
fonti di informazione, arriveranno la sera precedente.
A
esattamente un mese di distanza dal vertice europeo, la prefettura
comincia quindi a organizzarsi in vista di quello che vuole essere una
vetrina per la città che si scontra con la realtà dei fatti che conta di
precarietà, disoccupazione (e non solo) tra le fasce giovanili della
popolazione italiana. A partecipare all'incontro di ieri con il prefetto
Paola Basilone, i dirigenti digos, carabinieri, finanza e polizia
municipale, per meglio garantire il corretto svolgimento del vertice
sotto gli occhi preoccupati e per dimostrare la piena efficienza nel
servilismo e nella "sicurezza dell'evento".
Il
luogo dove si terrà il vertice sarà il Lingotto, mentre per pranzi di
gala e quant'altro verrà molto probabilmente riservata la Reggia di
Venaria. La prefettura di Torino ha già ipotizzato una zona rossa
nell'area intorno mentre, soprattutto sui quotidiani locali, si aggira
lo spauracchio (riesumato per l'occasione) del G8 universitario del
2008, quando migliaia di giovani si trovarono per le strade della città a
contestare il penoso summit universitario di quei giorni.
L'operazione
della prefettura ha quindi inizio e i dispositivi messi in campo si
preannunciano immensi, mentre i media mainstream contribuiscono come di
consueto a creare un clima ad arte fatto di allarmismo per meglio
legittimare il lavoro sporco nei confronti di chi quel giorno scenderà
in piazza per contestare un sistema politico e economico che ha
dimostrato ampiamente, e continua a farlo, i suoi aspetti fallimentari.
Ora
a stare sereni dovranno essere anche i vertici della prefettura perchè
il dispositivo che minacciano di utilizzare di certo non potrà
disincentivare "l'accoglienza" che verrà riservata a Renzi e ai leader
europei.
#civediamolundici
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