martedì 17 giugno 2014

pc 17 giugno - Immigrati: la "paura dell'invasione" costruita ad arte da governi reazionari…

Dai quotidiani più reazionari che gridano all'"invasione" a quelli meno reazionari che parlano comunque di allarme immigrazione e roba simile, la tendenza in un modo o nell'altro è quella di creare un'opinione pubblica contro gli immigrati.
Sono però i dati reali pubblicati oggi, per esempio dal Sole 24 Ore, che smentiscono categoricamente tutti coloro che alimentano la xenofobia, dai politici come Salvini della Lega, vero e proprio fascista e razzista, al ministro Alfano che propone l'apertura di nuovi centri di "accoglienza" che diventano veri e propri lager. Inoltre, a provare ad esacerbare le paure contro gli immigrati ci sono pure le voci, messe in giro ad arte, sulle malattie che questi potrebbero trasmettere fino a vere e proprie epidemie. Anche queste smentite da medici ed esperti, spesso sugli stessi quotidiani!

Le cifre ufficiali sugli immigrati in Italia, infatti, dicono che "In Italia al 31 dicembre 2013 risultano 60 milioni e 782.668 di residenti, dei quali più di 4 milioni e 900 mila (8,1%) sono cittadini stranieri." Nessuna invasione, quindi, anzi, negli ultimi anni ne arrivano sempre meno! Per fare un paragone con altri grandi paesi, in Germania e in Francia siamo a più di 10 milioni e perfino in Spagna il numero degli immigrati presenti è più alto di quello dell'Italia.

Le chiacchiere reazionarie, quindi, usate spesso a fini elettorali, cercano di nascondere la sostanza della natura predatoria dei paesi imperialisti e delle conseguenti politiche sull'immigrazione che sono la vera causa di questa tragedia.

L'humus razzista che nasce da queste politiche serve anche a provare a spostare l'attenzione delle masse popolari, e in particolare di giovani e donne, sulle proprie condizioni di vita e di lavoro che nell'attuale crisi capitalistica si sono ulteriormente aggravate: "Intanto, cresce l'emigrazione italiana mentre diminuisce l'immigrazione straniera: nel 2013 circa 82mila italiani si sono trasferiti all'estero, 14mila in più rispetto al 2012, il valore più alto registrato nel corso degli ultimi 10 anni."

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Residenti a 60,7 milioni Più italiani emigranti

17 giugno 2014

In Italia al 31 dicembre 2013 risultano 60 milioni e 782.668 di residenti, dei quali più di 4 milioni e 900 mila (8,1%) sono cittadini stranieri. L'Istat ha pubblicato ieri il bilancio demografico nazionale dal quale emerge la fotografia di un Paese in ripiegamento. Il saldo naturale, dato dalla differenza tra nati e morti, è il più basso da sempre ed è risultato negativo per 86.436 unità; il calo delle nascite prosegue, e rispetto al 2012, sono stati registrati quasi ventimila nati in meno (19.878 unità) pari al -3,7%. Anche i nati stranieri diminuiscono per la prima volta (-2.189) rispetto all'anno precedente, pur rappresentando il 15% del totale dei nati. Diminuisce, peraltro, anche il numero dei decessi (12mila in meno rispetto al 2012, con una flessione del 2%).
Intanto, cresce l'emigrazione italiana mentre diminuisce l'immigrazione straniera: nel 2013 circa 82mila italiani si sono trasferiti all'estero, 14mila in più rispetto al 2012, il valore più alto registrato nel corso degli ultimi 10 anni. E anche se l'Italia continua ad attrarre numerosi stranieri (nel corso del 2013 sono state iscritte all'anagrafe 307.454 persone provenienti dall'estero, quasi tutte straniere) il numero di iscritti dall'estero è diminuito di circa 43mila unità rispetto al 2012, proseguendo un trend già iniziato negli ultimi due anni. Sono invece in forte crescita gli stranieri che hanno ottenuto la cittadinanza italiana: 100.712, il 54% in più rispetto al 2012.
Quanto alla distribuzione territoriale, nei 12 grandi comuni con popolazione superiore ai 250mila abitanti risiedono poco più di 9 milioni e 200 mila abitanti, pari al 15% della popolazione totale. Roma e Milano contano insieme quasi 4,2 milioni di residenti (rispettivamente 2.863.322 e 1.324.169 abitanti). La presenza straniera è particolarmente marcata, 1 milione 52mila cittadini stranieri residenti (21,4% degli stranieri), con un'incidenza sulla popolazione totale molto varia: dal 3,1% di Bari al 17,4% di Milano. In tutti i grandi comuni il saldo naturale e quindi il tasso di crescita naturale è negativo o molto vicino allo zero.

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-06-17/residenti-607-milioni-piu-italiani-emigranti-063741.shtml?uuid=ABnXxtRB

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