LE LAVORATRICI ADERENTI AL MFPR DI MILANO PARTECIPANO OGGI AL PRESIDIO DAVANTI AL CONSOLATO SPAGNOLO - ore 14,30 in via Fatebenefratelli 26
(dal volantino distribuito oggi)
"...La gravità dell’attacco al diritto
d’aborto, sferrato in maniera frontale in Spagna, non è isolato, è in atto anche negli USA e via via questa politica si estenderà negli altri paesi in
Europa, per questo è anche nostro interesse essere oggi al
fianco delle donne spagnole in lotta.
Lo vediamo anche in Italia, dove la
messa in discussione del diritto d’aborto, pur se oggi non
avviene in maniera frontale, è di fatto in atto, a macchia di
leopardo, su singoli aspetti, con attacchi ideologici e pratici:
il seppellimento dei feti (ultimo in ordine di tempo il Comune
di Girenze di Renzi) la crescente obiezione di coscienza che
rende ormai impossibile in diverse regioni il ricorso all’IVG,
la difficoltà di poter ricorrere alla pillola del giorno dopo e
alla RU486, il riconoscimento giuridico dell’embrione nella
L.40; si costringono, nei fatti, le donne al pendolarismo per
poter interrompere una gravidanza indesiderata e\o ritorno al
“prezzemolo e cucchiaio”, come avverrà inevitabilmente in
Spagna.
Non è sicuramente un caso che recentemente Bergoglio che
ha definito orrore l’aborto, indicando nei fatti la prossima
agenda politica ai governi, in primis all'Italia.
La messa in discussione del diritto
d’aborto è per questo sistema capitalista un attacco a ciò che
esso simbolicamente rappresenta: la libertà di scelta delle
donne in ogni ambito della propria vita, doppiamente per le
giovani, le proletarie, le immigrate che subiranno una
discriminazione di classe; la messa in discussione dei “diritti
superiori della nazione”, la ribellione ad una ideologia di
subordinazione, “conservazione”, necessaria per la borghesia
soprattutto in una fase di crisi.
Per questo per noi donne, ma per l'insieme del movimento proletario, è centrale
la lotta per la difesa del diritto d'aborto...".
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