Lo
hanno assolto: il fatto non costituisce reato, ed anche se fosse tale non
sarebbe più perseguibile perché prescritto; così l'ex ministro degli Affari
interni a sua insaputa, Claudio Scajola, esce pulito da una delle più grandi
indecenze del ventennio dominato dal satrapo Delinquente di Arcore.
Lui abbaia di aver sempre detto la verità, e latra che il processo non avrebbe neppure dovuto cominciare "perché era tutto prescritto": questa però è un'ammissione di colpevolezza, alla quale aggiunge anche la presa per il c... della Magistratura da parte di un signor nessuno, cittadino imperiese come tanti altri.
Questo essere viscido e schifoso è felice: nonostante sia uno dei peggiori trafficanti italiani - non è un caso che la criminalità organizzata, nell'estremo ponente ligure, proliferi grazie agli appoggi di esponenti politici legati alla destra radicale e fascista locale - esce pulito da una vicenda che, al di là di quanto ne possa pensare il Magistrato giudicante, è un vero sconcio.
Lui abbaia di aver sempre detto la verità, e latra che il processo non avrebbe neppure dovuto cominciare "perché era tutto prescritto": questa però è un'ammissione di colpevolezza, alla quale aggiunge anche la presa per il c... della Magistratura da parte di un signor nessuno, cittadino imperiese come tanti altri.
Questo essere viscido e schifoso è felice: nonostante sia uno dei peggiori trafficanti italiani - non è un caso che la criminalità organizzata, nell'estremo ponente ligure, proliferi grazie agli appoggi di esponenti politici legati alla destra radicale e fascista locale - esce pulito da una vicenda che, al di là di quanto ne possa pensare il Magistrato giudicante, è un vero sconcio.
tutti dovremmo avere il diritto di sapere da chi
e perché il democristiano di Oneglia - ha
avuto in regalo la casa romana con vista sul Colosseo.
La sola sua reticenza nel rispondere alla semplice domanda in questione dovrebbe costituire motivo di condanna per falsa testimonianza, alla quale dovrebbe essere aggiunta la pena accessoria della confisca del bene ricevuto in dono da un'entità non meglio identificata.
La sola sua reticenza nel rispondere alla semplice domanda in questione dovrebbe costituire motivo di condanna per falsa testimonianza, alla quale dovrebbe essere aggiunta la pena accessoria della confisca del bene ricevuto in dono da un'entità non meglio identificata.
Genova,
28 gennaio 2014
Stefano
Ghio - Proletari Comunisti Genova
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