FIAT: PROTESTA A OLTRANZA A TERMINI IMERESE, PRESIDI E BLOCCHI
09:23 16 SET 2011
(AGI) - Palermo, 16 set. - Continua la protesta delle tute blu della Fiat di Termini Imerese e dell'indotto, da quattro giorni in trincea, tra scioperi, presidi, occupazioni e assemblee.
Oggi e lunedi' gli operai sono in cassa integrazione, ma hanno organizzato un blocco davanti alla Bienne, fabbrica dell'indotto, e un sit-in ai cancelli della Fiat. L'intenzione e' di proseguire a oltranza, almeno fino a giovedi'. Martedi e' in programma il tavolo con il governatore Raffaele Lombardo; mercoledi' l'incontro con il ministro allo Sviluppo economico Paolo Romani, "anche se su questo appuntamento non abbiamo conferme ufficiali", chiosa il sindacalista della Uilm Vincenzo Comella. L'addio del Lingotto e' dietro l'angolo. Al 31 dicembre manca poco e la richiesta e' quella di capire le strategie e i tempi per riassorbire i circa 2.100 lavoratori e, quindi, la consistenza dei piani industriali delle cinque imprese che subentreranno alla casa automobilistica, nonche' degli ammortizzatori sociali che dovranno sostenere gli operai che resteranno al momento fuori dal circuito produttivo. (AGI) Mrg
Fiat. Landini (Fiom): “In sciopero i lavoratori di Temini Imerese per il quarto giorno consecutivo contro la mancata convocazione da parte del Governo. Il Piano Fabbrica Italia si conferma una scatola vuota per cancellare i diritti e chiudere i siti”
Il Segretario generale della Fiom-Cgil, Maurizio Landini, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.
“Gli oltre 2.200 lavoratori della Fiat e dell'indotto di Termini Imerese sono in sciopero per il quarto giorno consecutivo contro la mancata convocazione da parte del Governo dell'incontro sul futuro dello stabilimento siciliano.”
“E' intollerabile che, a Termini Imerese come all'Irisbus di Grottaminarda (Avellino), le lavoratrici e i lavoratori siano costretti a lotte durissime e a pesanti sacrifici per ottenere quanto in un Paese civile dovrebbe essere scontato: un negoziato sul loro futuro.”
“E' ormai evidente che il Progetto Fabbrica Italia è una scatola vuota che la Fiat usa per annunciare la chiusura degli stabilimenti (Cnh di Imola, Irisbus di Grottaminarda e Termini Imerese) e ricattare i lavoratori per peggiorarne le condizioni e negarne i diritti. Nel frattempo migliaia di lavoratori continuano a sopravvivere con salari fortemente tagliati dalla Cassa integrazione.”
“Il Governo, che sinora ha solo assecondato i disegni e le volontà della Fiat, deve rispondere alla protesta che - alla Irisbus come a Termini Imerese - rivendica soluzioni vere che garantiscano l'occupazione e lo sviluppo.”
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Nessun commento:
Posta un commento